Sanità, rinnovata convenzione Sicilia Emilia Romagna e Istituto ortopedico Rizzoli
Cure d’eccellenza, ricerca e razionalizzazione delle spese
Prosegue la partnership tra Regione Siciliana e Regione Emilia Romagna nell'attività dell'Istituto ortopedico Rizzoli che dal 2012 opera a Bagheria, nel Palermitano, presso la struttura Villa Santa Teresa.
Un hub per l’ortopedia oncologica e per altre patologie curabili solo in centri specialistici al di fuori dell’Isola e, in alcuni casi, all’estero. Rinnovata per dieci anni dalla Regione Siciliana l'intesa con la Regione Emilia-Romagna e l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Prevista anche la creazione di due ambulatori per Malattie rare scheletriche e per l’Ortopedia oncologica, ponendo così le basi per un Centro di riferimento ortopedico a carattere oncologico a disposizione anche di pazienti provenienti da altre regioni. La convenzione prevede di aumentare i posti letto di Terapia intensiva da affiancare ai 53 di ortopedia e riabilitazione, alle tre sale operatorie e ai cinque ambulatori già esistenti nella struttura di Bagheria.
Nel campo della ricerca, la convenzione punta, inoltre, a un potenziamento tecnologico delle strutture e ad ottenere anche per la sede siciliana del Rizzoli il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Prevista la collaborazione con enti del settore, istituzioni e università siciliane per attività di formazione. L’intesa prevede, che nel dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria, in provincia di Palermo, vengano potenziate le attività di alta specializzazione orientate all’ortopedia oncologica, dell’arto superiore, pediatrica, vertebrale e di riabilitazione. La convenzione punta a significativi elementi di razionalizzazione della spesa.
Ogni anno nel dipartimento Rizzoli-Sicilia vengono eseguiti circa 1.500 interventi ed effettuate oltre 15.500 visite specialistiche.
I contenuti della convenzione sono stati illustrati a Palazzo Orléans dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dall'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, dal direttore generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Sicilia, Mario La Rocca, e dal direttore generale dell'Irccs Rizzoli di Bologna, Anselmo Campagna.
«Le tante novità contenute nel protocollo - dichiara l’assessore Razza - ci consentono di dire che la partnership compie una svolta. Con la Regione Emilia Romagna abbiamo lavorato a lungo per rinnovare un impegno che faccia della Sicilia un punto di riferimento vero non solo per i nostri concittadini, ma per tutto il Mezzogiorno. Il cuore di questa nuova intesa è rappresentato da un sistema unico di prenotazione tra la Sicilia e Bologna che permetterà di curare al Rizzoli di Bagheria, che lo ricordiamo è un ospedale pubblico, tutti i pazienti siciliani contribuendo così a un’ulteriore riduzione della mobilità passiva già in graduale decrescita negli ultimi anni».
«Questa nuova fase di attività del dipartimento Rizzoli Sicilia conferma - commenta l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini - la capacità del nostro Servizio Sanitario di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. L’Istituto ortopedico Rizzoli rappresenta un centro di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’ortopedia più avanzata, dal punto di vista clinico e scientifico, con eccellenze di ricerca d’avanguardia e soluzioni cliniche innovative per i problemi più complessi. Il rinnovo degli accordi tra le nostre Regioni firmato oggi ribadisce e amplia il significato di uno sviluppo del Rizzoli in Sicilia».
«Il Rizzoli da sempre crede - dichiara il direttore generale dell’istituto, Anselmo Campagna - in questo progetto, lo dimostrano gli investimenti fatti, il personale selezionato e formato, la continua collaborazione con la sede di Bologna e con le strutture sanitarie della Regione Siciliana. La nostra ragion d’essere, a Bologna come in Sicilia, è il trattamento dei casi più complessi, quelli che non possono trovare soluzione se non in un ospedale monospecialistico e con una determinante vocazione alla ricerca. Una sede del Rizzoli in Sicilia è una scelta di sviluppo nell’interesse collettivo e il nostro impegno continua in questa direzione».
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