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Trapani | Cronaca

Sgominata dai Carabinieri banda dedita ai furti di cavi di rame

30 Dicembre 2016 14:30, di Ornella Fulco
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Sgominata dai Carabinieri una banda di dieci persone dedita, per la maggior parte, a furti di cavi in rame. Le misure cautelari disposte dal gip del T...

Sgominata dai Carabinieri una banda di dieci persone dedita, per la maggior parte, a furti di cavi in rame. Le misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Sciacca sono state eseguite stamane dai militari dell'Arma delle Stazioni di Gibellina e Salaparuta e da quelli del Comando Provinciale di Trapani. L’attività rappresenta la conclusione di un’indagine condotta tra il marzo 2014 e il dicembre 2015 - con perquisizioni, osservazioni, pedinamenti e intercettazione di conversazioni telefoniche e tra presenti. Sono circa 400 i chilogrammi complessivi di cavi sottratti destinati ad essere trattati con la bruciatura delle guaine protettive per poi essere rivenduti sul mercato nero. Ad essere prese di mira una serie di strutture - sia pubbliche sia private - ma anche i sistemi di illuminazione pubblica stradale. I furti, in diverse occasioni, hanno provocato l'interruzione del servizio. In particolare, ai dieci vengono contestati il furto di cavi di rame presso la Fondazione “Orestiadi”, dell'illuminazione pubblica in via Wainbligen e della piscina comunale di Gibellina; il furto di cavi dell'illuminazione pubblica a Poggioreale; il furto e la ricettazione di 700 metri di cavi elettrici sottratti presso la diga Delia/Garcia di Castelvetrano; il furto di cavi elettrici e tubi di rame presso il supermercato Despar di Partanna; il furto della scultura bronzea del “Serpente”, realizzata da Piergiulio Montano, al tempo custodita a Palazzo di Lorenzo in via degli Elimi a Gibellina e successivamente rinvenuta scomposta in varie parti dai carabinieri delle Compagnie di Castelvetrano e Marsala: la ricettazione di vari elettrodomestici. I dieci indagati sono tutti già noti alle forze di polizia per i loro trascorsi. Per uno di loro - il tunisino Alì Bouaziz, arrestato lo scorso 23 dicembre e attualmente ristretto presso la Casa circondariale di Trapani per essere evaso dai domiciliari - il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere mentre il 25enne Gaetano Mancuso, di Gibellina, è stato posto agli arresti domiciliari. Per cinque persone è stato disposto l'obbligo di dimora e per altre tre l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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