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Levata di scudi generale contro l'adozione del contratto collettivo nazionale 2017/19.
Levata di scudi generale dei lavoratori Centri Aias/ Csr di Sicilia, Campania, Basilicata, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana che contestano la sottoscrizione del contratto collettivo nazionale lavoratori AIAS 2017/19.
In una nota le lavoratrici e i lavoratori dei Centri di Riabilitazione gestiti dalle Sezioni AIAS Associazione Italiana Assistenza Spastici e/o dalle Fondazioni o Consorzi partecipati da Sezioni AIAS di: Acireale, Giarre, Randazzo, Gela, Agrigento, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Barrafranca, Belmonte Mezzagno, Caltagirone, Caltanissetta, Catania, Castelvetrano, Viagrande, Militello val di Catania, Ragusa, Modica, Comiso, Enna, Nicosia, Messina, San Filippo del Mela, Francofonte, Palermo, Bagheria, Partinico, Piazza Armerina, Pozzallo, Potenza, Potenza Nova Siri Terzo Covone, Taormina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Alcamo, Salemi, Melfi-Matera, Melfi-Venosa San Gervasio, Novasiri- Terzo Covone, Afragola, Arcofelice-Marechiaro, Vico Equense, Casoria, Napoli, Nola, Savona, Busto Arsizio, Milano, Varese, Massa Carrara, Marina di Massa, Bologna, dopo aver letto la pre intesa per il rinnovo del CCNL 2017/2019 sottoscritta in Roma il 15/07/2022, contestano tale accordo.
Per i lavoratori è una intesa "in totale dispregio al dettato degli accordi interconfederali stipulati nel 2013 tra Confindustria e le confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL" in quanto " , non è stato rispettato il tema dell'efficacia della contrattazione collettiva la quale prevede che, laddove un contratto introduca una disciplina peggiorativa vincolante, questa oltre a non dovere intaccare la tangibilità della retribuzione e i diritti già quesiti, deve essere sottoposta, per approvazione definitiva, a consultazione certificata dei lavoratori".
Inoltre " le suddette organizzazioni sindacali in alcune unità produttive, in presenza o in video presenza hanno omesso di certificare tramite idoneo verbale il voto palese delle lavoratrici e dei lavoratori, non partecipando, sebbene invitati e, ancor peggio, non convocando alcuna assemblea per acquisire il prescritto parere dei lavoratori";
Da qui la intimazione a la diffida a "CISL FP in persona di Franco Berardi e Massimiliano Marzoli;
UIL Federazione Poteri Locali in persona di Bartolomeo Perna, FIALS in persona di Alessandro Idonea;ISA intesa sindacato autonomo in persona di Carmelo Cassia e UGL SALUTE in persona di Gianluca Giuliano a non firmare la stipula definitiva dle rinmnovo contrattuoale 2017/2019".
Tale pre intesa," la cui firma definitiva è stata prevista per il 12 settembre 2022, sfocerà nel definitivo CCNL che andrà a regolamentare il rapporto di lavoro dei dipendenti dell'Associazione Italiana Assistenza Spastici AIAS e delle Fondazioni e dei Consorzi partecipati da sezioni AIAS e, avendo i sottoscritti lavoratori potuto evincere, dall'analisi attenta dell'articolato e delle tabelle economiche retributive, che questo contratto è palesemente lesivo e peggiorativo, rispetto al già capestro ccnl vigente, ritengono che tale rinnovo rappresenta l'ennesima beffa a danno dei dipendenti , di cui se ne elencano i principali punti in contestazione:
● L'articolato sulla malattia è in palese contrasto con l' articolo 38 della Costituzione in quanto lede un primario e fondamentale diritto che è quello non solo della tutela della salute ma anche AL MANTENIMENTO ECONOMICO E ALL’ASSISTENZA SOCIALE.
Difatti la decurtazione retribuitiva dei primi tre giorni (cosiddetta carenza), costringe il lavoratore ammalato a rimanere in servizio pur di non subirla, anche a costo di compromettere ulteriormente il proprio stato di salute! Inoltre non è integrata al 100% dal 4° al 21° giorno, unico caso nei contratti firmati nel terzo settore.
● Decurtazione di 2 giorni di ferie, già patrimonio dei lavoratori, trasformati in permessi non usufruibili da tutti i dipendenti con evidente discriminazione.
● Non è prevista nessuna garanzia per il personale dipendente nei casi di cambi di gestione, cosi come negli appalti, convenzioni e accreditamenti.
● E' prevista la possibilità di subordinare gli aumenti contrattuali all'adeguamento delle tariffe da parte delle Regioni.
● La tutela sulla maternità non integra la retribuzione al 100%, IN UNO STATO DOVE SI CERCA DI AUMENTARE LE TUTELE PER LE FUTURE MAMME L’AIAS LE CANCELLA, CONTRO OGNI LOGICA ED ETICA MORALE E CIVILE!
● A fronte di un aumento del costo della vita nell'ultimo decennio pari al +18% secondo i dati ISTAT (FOI medie annue dal 2011 al 2022) o, per rimanere ai giorni nostri, a fronte di una variazione annuale nel 2021 del +7,8 % e nel 2022 del + 9,8% , verrà riconosciuto un aumento tabellare del 5% ( un'elemosina). Tale 5% se riparametrato in base alla decurtazione dei 2 giorni di ferie, si riduce ulteriormente.
● Dopo dodici anni dall'ultimo rinnovo contrattuale ci viene concessa una misera una tantum, mediamente riproporzionata, di circa 300 euro.
● L’infortunio sul luogo di lavoro viene retribuito per il 2°, 3° e 4° giorno al 60% della retribuzione.
● Il premio di incentivazione è stato redatto con inganno e ci è stato riferito che "è stata presa una svista". Non raggiungendo i 258 gg. di presenza, si perde l’intero premio di produzione! Inoltre avete avallato ai fini del computo dei giorni di presenza, la decurtazione di tutti i permessi e congedi sia retribuiti che non, addirittura chi gode del beneficio dei permessi della L.104/92 ( vi ricordiamo che AIAS è un ente che si occupa di disabilità ma penalizza i propri dipendenti disabili o con familiari disabili!!!)
● Sono stati ridotti i permessi in caso di lutto da 5 gg. a 3 gg. e non sarà più previsto nessun giorno per la dipartita dei suoceri.
● Per il personale adibito a terapie presso il domicilio di ogni paziente e per il quale servizio è previsto l'uso dei propri mezzi, è previsto un rimborso di 0,018 (meno di 2 centesimi di euro) per ogni km in sostituzione della polizza kasko. Ogni dipendente dovrebbe percorrere 30.000 km annui per permettersi di ripagare una polizza kasko ma in realtà ne percorre circa 8.000 km che tradotti in euro circa 150 euro.
● Decurtazione oraria per eventi non prevedibili, ad esempio per incidenti stradali, eventi atmosferici. Ci si vedrà decurtare l’importo equivalente al ritardo stesso.
● Sospensione cautelare del dipendente. Ricordiamoci che in Italia fino al terzo grado di giudizio si è innocenti ma l'AIAS, già con un avviso di garanzia, sospende dal lavoro il dipendente. Ciò senza fare nessuna distinzione in base alla tipologia di reato penale, come ad esempio essere coinvolti in un incidente stradale.
● Non sono previste garanzie per la progressione orizzontale dei livelli per ciascuna categoria (A_B_C_D_E_F) salvo che per i primi tre 1°-2°-3°. Dal 4 in poi la progressione non è regolamentata ed è lasciata al libero arbitrio e senza alcuna valutazione di merito cosi come è avvenuto fino ad oggi, IN AIAS NON VI E’ ALCUNA POSSIBILITA’ DI CARRIERA!!!
Non sono previste regole, né per il 1° inquadramento né per le successive progressioni, dei livelli dirigenziali (direttori Sanitario e Amministrativo). Queste figure professionali, pur essendo regolamentate dal medesimo CCNL, non godono di nessuna regola che commisuri la mole di lavoro e le responsabilità, alla grandezza fisica e operativa della struttura diretta. In Italia ci sono Sezioni che gestiscono centri di riabilitazione complessi con migliaia di posti in convenzione/ accreditamento che hanno direttori inquadrati al 3°/ 4° livello (1.600/1.700 euro netti al mese) e centri di sola terapia ambulatoriale e domiciliare 200/300 posti in convenzione/accreditamento con direttori inquadrati al 6° livello (2.900/3.200 euro netti al mese).
Inoltre, i lavoratori ricordano che la quasi totalità dei centri AIAS e delle Fondazioni e Consorzi partecipati, erogano prestazioni sanitarie riabilitative, in regime ambulatoriale e domiciliare oltre che gestire Convitti e servizi diurni ex art. 26 L. 833/78 e s.m.i., retribuite con adeguate rette rimborsate dalle ASP-ASL-AUSL delle varie regioni di appartenenza, i cui fondi sono annoverati nei capitoli di bilancio regionali della SANITA’ e, quindi, il lavoro degli operatori dei Centri di Riabilitazione delle Sezioni, Fondazioni e Consorzi partecipati AIAS, RIENTRA SENZA ALCUNA SMENTITA , NEL NOVERO DELLA SANITA’ PRIVATA al pari delle medesime prestazioni erogate nella sanità pubblica".
In considerazione di quanto prima " Le lavoratrici e i lavoratori delle Sezioni AIAS e/o delle Fondazioni e Consorzi partecipati AIAS, con la certezza che si rimedi a questi madornali, ingiustificati, obbrobriosi ERRORI o meglio ORRORI, oltremodo offensivi della dignità dei lavoratori" ricordano ai sindacati che lo scopo delle OO.SS è quello di rappresentare i diritti dei lavoratori nella difesa dei loro interessi, nella promozione dei livelli di vita e in tutti quei contesti che richiedono valutazioni ed equilibri fra le varie componenti sociali ed economiche, per cui
li diffidano dal sottoscrivere il CCNL il 12 settembre 2022 e, nel contempo invitano a chiedere con la dovuta fermezza, l’immediata riapertura del tavolo di contrattazione al solo fine di garantire e migliorare gli articolati vigenti sia nella parte economica che normativa.
I lavoratori, in caso in cui vengano disattese le loro richieste, adotteranno tutte le possibili consentite azioni di protesta, non ultimo il ricorso alle vie giudiziarie in forma collettiva (Class Action), come già avvenuto per situazioni analoghe, sviluppatesi tra altre sigle sindacali VS sigle imprenditoriali similari.
Levata di scudi generale dei lavoratori Centri Aias/ Csr di Sicilia, Campania, Basilicata, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana che contestano la sottoscrizione del contratto collettivo nazionale lavoratori AIAS 2017/19.
In una nota le lavoratrici e i lavoratori dei Centri di Riabilitazione gestiti dalle Sezioni AIAS Associazione Italiana Assistenza Spastici e/o dalle Fondazioni o Consorzi partecipati da Sezioni AIAS di: Acireale, Giarre, Randazzo, Gela, Agrigento, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Barrafranca, Belmonte Mezzagno, Caltagirone, Caltanissetta, Catania, Castelvetrano, Viagrande, Militello val di Catania, Ragusa, Modica, Comiso, Enna, Nicosia, Messina, San Filippo del Mela, Francofonte, Palermo, Bagheria, Partinico, Piazza Armerina, Pozzallo, Potenza, Potenza Nova Siri Terzo Covone, Taormina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Alcamo, Salemi, Melfi-Matera, Melfi-Venosa San Gervasio, Novasiri- Terzo Covone, Afragola, Arcofelice-Marechiaro, Vico Equense, Casoria, Napoli, Nola, Savona, Busto Arsizio, Milano, Varese, Massa Carrara, Marina di Massa, Bologna, dopo aver letto la pre intesa per il rinnovo del CCNL 2017/2019 sottoscritta in Roma il 15/07/2022, contestano tale accordo.
Per i lavoratori è una intesa "in totale dispregio al dettato degli accordi interconfederali stipulati nel 2013 tra Confindustria e le confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL" in quanto " , non è stato rispettato il tema dell'efficacia della contrattazione collettiva la quale prevede che, laddove un contratto introduca una disciplina peggiorativa vincolante, questa oltre a non dovere intaccare la tangibilità della retribuzione e i diritti già quesiti, deve essere sottoposta, per approvazione definitiva, a consultazione certificata dei lavoratori".
Inoltre " le suddette organizzazioni sindacali in alcune unità produttive, in presenza o in video presenza hanno omesso di certificare tramite idoneo verbale il voto palese delle lavoratrici e dei lavoratori, non partecipando, sebbene invitati e, ancor peggio, non convocando alcuna assemblea per acquisire il prescritto parere dei lavoratori";
Da qui la intimazione a la diffida a "CISL FP in persona di Franco Berardi e Massimiliano Marzoli;
UIL Federazione Poteri Locali in persona di Bartolomeo Perna, FIALS in persona di Alessandro Idonea;ISA intesa sindacato autonomo in persona di Carmelo Cassia e UGL SALUTE in persona di Gianluca Giuliano a non firmare la stipula definitiva dle rinmnovo contrattuoale 2017/2019".
Tale pre intesa," la cui firma definitiva è stata prevista per il 12 settembre 2022, sfocerà nel definitivo CCNL che andrà a regolamentare il rapporto di lavoro dei dipendenti dell'Associazione Italiana Assistenza Spastici AIAS e delle Fondazioni e dei Consorzi partecipati da sezioni AIAS e, avendo i sottoscritti lavoratori potuto evincere, dall'analisi attenta dell'articolato e delle tabelle economiche retributive, che questo contratto è palesemente lesivo e peggiorativo, rispetto al già capestro ccnl vigente, ritengono che tale rinnovo rappresenta l'ennesima beffa a danno dei dipendenti , di cui se ne elencano i principali punti in contestazione:
● L'articolato sulla malattia è in palese contrasto con l' articolo 38 della Costituzione in quanto lede un primario e fondamentale diritto che è quello non solo della tutela della salute ma anche AL MANTENIMENTO ECONOMICO E ALL’ASSISTENZA SOCIALE.
Difatti la decurtazione retribuitiva dei primi tre giorni (cosiddetta carenza), costringe il lavoratore ammalato a rimanere in servizio pur di non subirla, anche a costo di compromettere ulteriormente il proprio stato di salute! Inoltre non è integrata al 100% dal 4° al 21° giorno, unico caso nei contratti firmati nel terzo settore.
● Decurtazione di 2 giorni di ferie, già patrimonio dei lavoratori, trasformati in permessi non usufruibili da tutti i dipendenti con evidente discriminazione.
● Non è prevista nessuna garanzia per il personale dipendente nei casi di cambi di gestione, cosi come negli appalti, convenzioni e accreditamenti.
● E' prevista la possibilità di subordinare gli aumenti contrattuali all'adeguamento delle tariffe da parte delle Regioni.
● La tutela sulla maternità non integra la retribuzione al 100%, IN UNO STATO DOVE SI CERCA DI AUMENTARE LE TUTELE PER LE FUTURE MAMME L’AIAS LE CANCELLA, CONTRO OGNI LOGICA ED ETICA MORALE E CIVILE!
● A fronte di un aumento del costo della vita nell'ultimo decennio pari al +18% secondo i dati ISTAT (FOI medie annue dal 2011 al 2022) o, per rimanere ai giorni nostri, a fronte di una variazione annuale nel 2021 del +7,8 % e nel 2022 del + 9,8% , verrà riconosciuto un aumento tabellare del 5% ( un'elemosina). Tale 5% se riparametrato in base alla decurtazione dei 2 giorni di ferie, si riduce ulteriormente.
● Dopo dodici anni dall'ultimo rinnovo contrattuale ci viene concessa una misera una tantum, mediamente riproporzionata, di circa 300 euro.
● L’infortunio sul luogo di lavoro viene retribuito per il 2°, 3° e 4° giorno al 60% della retribuzione.
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