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Strage di via Carini. L'amministrazione comunale ricorda Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo

03 Settembre 2013 12:58, di Redazione
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Il 3 settembre del 1982 veniva ucciso a Palermo, in un agguato mafioso, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Con lui persero la vita la moglie, Ema...

Il 3 settembre del 1982 veniva ucciso a Palermo, in un agguato mafioso, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Con lui persero la vita la moglie, Emanuela Setti Carraro e l’agente di Polizia Domenico Russo. Corone di fiori sono state deposte, stamane, in via Isidoro Carini, luogo dell'uccisione. Alla cerimonia hanno partecipato il vicepremier Angelino Alfano, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, il rettore dell'Università di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Francesca Cannizzo, il questore Nicola Zito e il procuratore di Palermo Francesco Messineo. Erano le 21.15 del 3 settembre 1982, quando la A112 bianca sulla quale viaggiava il Prefetto, guidata dalla moglie Emanuela, fu affiancata da una Bmw dalla quale partirono alcune raffiche di kalashnikov che uccisero Dalla Chiesa e Setti Carraro. Nello stesso momento l’auto - con a bordo l’autista e l'agente di scorta Domenico Russo - che seguiva la vettura del Prefetto, venne affiancata da una moto dalla quale partì un’altra raffica che uccise Russo. Per il triplice omicidio sono stati condannati all’ergastolo, come mandanti, i boss mafiosi Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci. Nel 2002 sono stati condannati all'ergastolo, come esecutori materiali dell’attentato, Vincenzo Galatolo e Antonino Madonia e a 14 anni di reclusione Francesco Paolo Anzelmo e Calogero Ganci. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato u messaggio al Prefetto Cannizzo nel quale rinnova l'omaggio alla memoria delle tre vittime: "Il Generale Dalla Chiesa - scrive Napolitano - si identificò pienamente con la battaglia in difesa dello Stato democratico e delle sue istituzioni, assurgendone a simbolo per la ferrea determinazione e la coerenza nell'adottare innovative strategie e nel condurre quindi una più incisiva ed efficace azione contro le organizzazioni terroristiche e mafiose. Il ricordo dell'eroico sacrificio del Prefetto Dalla Chiesa, servitore dello Stato di grande rigore civile e morale, rappresenta tuttora fecondo stimolo per la diffusione, specie tra i giovani, della cultura della legalità e del rispetto delle regole e per un rinnovato comune impegno nel consolidamento dei valori fondanti della nostra Repubblica: democrazia, giustizia e libertà". L'anniversario è stato commemorato anche a Valderice dove l'amministrazione comunale ha reso omaggio alle vittime con la deposizione di una corona d’alloro nella strada intitolata al generale che fu Prefetto di Palermo. "Dalla Chiesa - ha commentato il sindaco Mino Spezia, rappresenta un punto di riferimento della politica, delle forze dell'ordine, della cittadinanza attiva che vuole davvero riscattare la Sicilia togliendola dalle mani del potere mafioso".

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