Torino, treno travolge gruppo di operai al lavoro: cinque morti, uno è di Marsala
Il treno viaggiava a 160 chilometri
Sono cinque le vittime, una è di Marsala, della tragedia ferroviaria avvenuta intorno alle 23.50 di ieri, mercoledì 30 agosto, a Brandizzo, lungo la linea che collega Torino a Chivasso. Le vittime sono Kevin Laganà , 22 anni, originario di Messina ma da tempo viveva a Vercelli. Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli. Giuseppe Sorvillo, 43 anni, nato a Capua ma residente a Brandizzo, Giuseppe Saverio Lombardo, nato a Marsala e residente a Vercelli. Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso.Â
Giuseppe Saverio Lombardo, era nato a Marsala aveva 53 anni, si era trasferito a Vercelli nel 2001, era sposato, aveva un figlio. Grande commozione stamane a Marsala dopo avere appreso la notizia della morte atroce dell'operaio. Kevin Laganà il più giovane del gruppo di operai si era trasferito da Messina in Piemonte e viveva a Vercelli. Dopo aver terminato la scuola aveva iniziato, appena maggiorenne, nel 2019, a lavorare per la Sigifer di Borgo Vercelli che si occupa di armamento ferroviario in tutta Italia. Molto legato alla famiglia, soprattutto al fratello Antonino e al padre Massimo.
Le vittime, avevano appena iniziato un intervento di sostituzione di alcuni metri di binari ammalorati che si sarebbe dovuto concludere in alcune ore. Erano tutti dipendenti della Sigifer Srl, che ha sede a Borgo Vercelli, e opera nel settore dell’armamento ferroviario dal 1993 ed è una delle imprese leader nel settore di costruzione e manutenzione impianti ferroviari.
Si parla di un impatto a 160 km/h. Il treno è ancora fermo sul luogo dell'incidente, a circa un chilometro dalla stazione in direzione Torino, dove il macchinista è riuscito ad arrestarlo. Sono ancora in corso i rilievi e il recupero delle salme, alla presenza della PM Giulia Nicodemi.Â
Gli operai si trovavano al lavoro lungo la massicciata Si tratta di addetti alla manutenzione ferroviaria: pare, sarebbero stati investiti e uccisi da un locomotore addetto alla movimentazione dei vagoni, una vettura di servizio che probabilmente nessuno si aspettava transitasse su quel tratto della linea. Altri due operai, che lavoravano a poca distanza sono rimasti illesi. Entrambi sono stati soccorsi dai sanitari e ricoverati in ospedale per lo choc, così come il macchinista del convoglio. La procura di Ivrea, competente per territorio, ha aperto un’inchiesta.
La manutenzione
Come ha precisato Rfi, gli operai, addetti alla manutenzione ferroviaria, lavoravano per conto di una ditta appaltatrice esterna, la Sigifer di Borgo Vercelli. Il treno che ha ucciso gli operai era vuoto e non in servizio commerciale: stava viaggiando sul binario 1, in direzione Torino. Sul posto sono intervenute le ambulanze per i primi soccorsi e i carabinieri che hanno svolto i primi accertamenti sulla dinamica dell’investimento. Sul luogo dell’incidente è arrivato il pubblico ministero di Ivrea Giulia Nicodemi, che ha seguito i primi rilievi fatti dalla Polfer.
Le immagini delle telecamera
È anche nelle immagini delle telecamere di video sorveglianza la verità sulle dinamica e, forse, le cause, della tragedia. L’area del binario 1 è infatti sotto l’occhio delle telecamere, i cui filanti verranno analizzati dagli agenti della Polfer, coordinati dalla Procura di Ivrea. Sul luogo del disastro sono interventi anche carabinieri, vigili del fuoco e uomini dello Spresal dell’Asl. La procura di Ivrea, che coordina gli accertamenti della Polfer, non ha ancora dato l’autorizzazione ai tecnici di Rfi di intervenire per la rimozione del convoglio, fermo a circa un chilometro della stazione di Brandizzo. Per la rimozione del treno, ancora fermo sul binario 1, sono in arrivo sul posto tre macchinisti e alcuni tecnici.
Parla il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni,
«Un collega del 118 mi ha detto di aver visto una scena da brividi, con frammenti umani nell’arco di 300 metri. È una tragedia enorme». Così il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, medico, dopo l’incidente. «Uno dei sue sopravvissuti dovrebbe essere il caposquadra», aggiunge il sindaco. Che poi aggiunge: «Non è da escludere che possa essersi trattato di un errore di comunicazione, in ogni caso servirà attendere l’esito delle indagini. Al momento non si conosce l’identità delle vittime, ma non si tratta di nostri concittadini».
Il cordoglio di Rfi
«Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti». È quanto si legge in una nota della Rete ferroviaria italiana (Rfi) in cui viene confermato che «lungo la linea ferroviaria Torino-Milano, nei pressi di Chivasso, in un’area dove erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna, alle 23:50 di mercoledì 30 agosto un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai. Cinque di loro sono deceduti. La dinamica di quanto accaduto - viene precisato - è al vaglio delle autorità competenti e di Rete ferroviaria italiana».
Morti sul lavoro in Italia, primo semestre 2023: 450 vittime. Ovvero 75 decessi al mese, circa 17 alla settimana. Nessuna riforma sulla sicurezza sul lavoro. Nessuno di questi morti può riposare in pace. Solidarietà e vicinanza alle famiglie.
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