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Ballottaggio, per Savona si profila il rischio quorum

16 Giugno 2017 20:22, di Redazione
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Per il candidato sindaco del Pd Piero Savona si profila lo scoglio del quorum al ballottaggio previsto per il prossimo 25 giugno. Voci sempre più insi...

Per il candidato sindaco del Pd Piero Savona si profila lo scoglio del quorum al ballottaggio previsto per il prossimo 25 giugno. Voci sempre più insistenti danno per certa l'ipotesi che l'altro candidato in lizza, Girolamo Fazio, possa non presentare entro il termine previsto, cioè domani, la lista completa degli assessori, come richiesto dall'attuale normativa. Se ciò dovesse avvenire, Fazio, che è attualmente indagato per corruzione e traffico di influenze e si è dimesso da deputato regionale, sarebbe escluso dal ballottaggio. Circostanza che, lungi dal poter fare cantare vittoria a Savona, lo metterebbe nella condizione, per diventare sindaco della città, di dover ottenere il voto di oltre del 50% più uno dei votanti rispetto al totale degli aventi diritto. Un obiettivo difficile, se non quasi impossibile da raggiungere e che aprirebbe le porte di Palazzo D'Alì non più ad un sindaco liberamente scelto dai cittadini ma ad un commissario straordinario fino a nuove elezioni mentre il Consiglio comunale potrebbe insediarsi. L’impatto dell'astensionismo non è da sottovalutare, dopo che nella prima tornata elettorale si è recato alle urne solo il 58% dei cittadini aventi diritto. Oltre il superamento del quorum, Savona dovrebbe anche raggiungere la soglia del 25% degli iscritti nelle liste elettorali, come prevede il comma 9 dell'articolo 9 della legge regionale del 26 agosto 1992. Sull'argomento è intervenuto lo stesso Piero Savona che sulla sua pagina Facebook ha commentato: "Un commissario a Trapani per un anno e questa volta non si potrà dare la colpa ad altri. La guerra di potere può arrivare al punto da distruggere la città come potrebbe succedere? Si fermano i servizi sociali, si ferma la stagione estiva, salta l’accordo per l’aeroporto, si perdono i finanziamenti europei, si impedisce la rielaborazione del PRG. La stessa logica di avere eletto Damiano per poi demolire il suo operato perché non ha accettato padrini. In ogni caso pagherà Trapani”. Anche il deputato regionale Udc, Mimmo Turano, che ha sostenuto la candidatura di Fazio, ha detto la sua: "Non avrebbe senso presentare la lista degli assessori. Mi sto recando a Trapani - ha detto - per ringraziare chi ci ha sostenuto. Per me la campagna elettorale, una campagna elettorale maledetta, finisce qui". Dall'entourage non filtra nessuna notizia ufficiale. Bisognerà attendere domani per scoprire cosa ci riserva questa ennesima "puntata" della campagna elettorale trapanese.

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