Il FestivalFlorio lascia Favignana, il direttore artistico: "Nessun sostegno da parte del Comune"
Il FestivalFlorio lascia Favignana. Nonostante la conferma di molte partecipazioni, tra cui il giapponese Kaoru Jitsukawa, vincitore del concorso pian...
Il FestivalFlorio lascia Favignana. Nonostante la conferma di molte partecipazioni, tra cui il giapponese Kaoru Jitsukawa, vincitore del concorso pianistico "Premio Caraglio" 2017, Julia Hagen, vincitrice del Premio di Violoncello Mazzacurati 2016 in collaborazione con il Conservatorio di Torino e la prosecuzione dei reading dell’Odissea con grandi attori avviata nelle edizioni precedenti. Le motivazioni le ha illustrate il maestro Giuseppe Scorzelli, da cinque anni direttore artistico della manifestazione: “Alla fine dello scorso anno chiedemmo al Comune solo due cose, dopo cinque edizioni entusiasmanti: la conferma, da subito, delle date per il 2017 e il passaggio del contributo economico comunale da 9mila a 10mila euro, un allineamento assolutamente ridicolo rispetto al prestigio della manifestazione. Scorzelli afferma di non aver ricevuto "alcuna risposta nonostante numerosi solleciti" e che "non è più accettabile realizzare un Festival di tale levatura e prestigio europeo nuovamente con l’incognita di un contributo ammesso a delibera all’ultimo istante, quasi fosse “per grazia ricevuta”. Manca la seppur minima programmazione. FestivalFlorio per crescere - prosegue il direttore artistico - oltre al bassissimo contributo da parte del Comune, ha sempre dovuto attingere a Bandi europei, sponsorizzazioni, fundraising, al coinvolgimento di partner di grande levatura nazionale ed internazionale, spesso a fondi propri e lo deve fare sempre più, viste le difficoltà dei Comuni italiani. Non ultimo, sono costretto a rilevare il sempre maggiore ritardo nei pagamenti da parte di Comune e Regione (da cui attendiamo ancora il pagamento dell’anno 2014) che hanno creato giustamente nei fornitori disamore e disinteresse". “Il totale disinteresse della Regione Sicilia, poi - continua Scorzelli - si palesa quest’anno non solo nei vani e molteplici tentativi di avere un colloquio con l’Assessorato (che pure con comunicati stampa si è anche vantato delle premiazioni internazionali di FestivalFlorio) ma anche nel bando 2016, che dopo due anni non premia il Festival Florio, preferendoci ad esempio, il beach-volley”. Nelle scorse edizioni del festival - i cui appuntamenti sono frubili dagli spettatori a titolo gratuito - si sono registrate le presenze di artisti e personaggi del calibro di Gino Paoli e Danilo Rea, Luigi Lo Cascio, Amanda Sandrelli, Pino Ammendola, Iaia Forte, Chiara Caselli, Maurizio De Giovanni, Marco Buticchi, Michele Campanella, Luca Abete, Chiara Gamberale. Il FestivalFlorio è stato l'unico festival siciliano ad essere stato premiato a Parigi dalla Comunità Europea insieme al Google Institute con la "EffeLabel" che ha inserito la manifestazione nel novero delle più prestigiose a livello europeo con una conseguente visibilità internazionale. “Con l’allora assessore alla Cultura Vito Campo - spiega il direttore artistico - decidemmo di avviare FestivalFlorio per destagionalizzare il turismo a Favignana, realizzare all'interno della ex Tonnara Florio grandi eventi, sulla falsa riga della Biennale di Arte e Musica Contemporanea di Venezia, dove in passato avevo lavorato. La burocrazia ha deliberatamente disintegrato questo progetto ma il Festival è comunque proseguito e, negli anni, molte grandi aziende siciliane si sono affiancate per sostenere il Festival: ricordiamo Ustica Lines, Zi Caffè, Tonno Castiglione, innumerevoli partner tecnici, hotel e residence, media Partner di prestigio come Radio Vaticana e, ultimamente, RadioRai con la copertura mediatica da parte di quotidiani nazionali come Corriere della Sera, Repubblica, l’Unità . La popolarità è conseguentemente cresciuta ed il pubblico ci ha sempre seguito con maggior entusiasmo. Ma ora - conclude Scorzelli - siamo costretti a fermarci: il medioevo culturale, e non solo, che l’Italia sta attraversando mi ha portato alla triste decisione (pur essendo molto legato a Favignana, dove mi sono tra l’altro sposato lo scorso anno) di trasferire il Festival all’estero: io stesso, da diversi mesi, vivo e lavoro in Germania dove l’associazione si sta organizzando per riattivare le manifestazioni interrotte in Italia".
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