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Aeroporto, la Regione pensa ad accorpare società di gestione per gli scali dell'Isola

09 Luglio 2018 20:17, di Redazione
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"C'è la necessità di creare un sistema aeroportuale in Sicilia che non c'è o c'è solo sulla carta. Volete un esempio? Sei aeroporti, sei società di ge...

"C'è la necessità di creare un sistema aeroportuale in Sicilia che non c'è o c'è solo sulla carta. Volete un esempio? Sei aeroporti, sei società di gestione. Il sistema significa che uno scalo è funzionale all'altro e tutti allo sviluppo dell'Isola. Invece vedo in giro tanto egoismo, tanta spregiudicata ed illogica concorrenza, come se la competizione si dovesse fare all'interno della stessa Isola e non invece nel bacino dove siamo chiamati ad operare". Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Catania dove ha incontrato i presidenti e gli amministratori delegati delle società di gestione degli aeroporti di Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa per fare insieme un'analisi della situazione attuale e per discutere delle prospettive e delle azioni da intraprendere per il futuro. "Io – ha proseguito – immagino una sola società di gestione e mi sembra ambizioso il progetto, ma spero che almeno ci sia una società unica per la Sicilia orientale e una per quella occidentale. Bisogna poter andare sul mercato ed essere appetibili ai privati, che mi risultano essere più di uno interessati a poter entrare nei processi di privatizzazione degli aeroporti. Èchiaro che gli aeroporti non possono e non devono vivere, anzi sopravvivere, col denaro pubblico”. Al vertice, convocato dal presidente Musumeci, hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori regionali al Turismo, alle Attività produttive e alle Infrastrutture e alla Sanità e al Territorio Sandro Pappalardo, Mimmo Turano, Marco Falcone, Ruggero Razza e Toto Cordaro e il presidente dell'Enac Vito Riggio. Un’altra questione affrontata è quella della continuità territoriale. Finora negata alla Sicilia – con la sola eccezione di Pantelleria e Lampedusa – e concessa alla Sardegna. “Della continuità territoriale - ha detto - mi sono già occupato nel mese di aprile con tutti i deputati europei eletti in Sicilia. Lì bisogna affrontare il muro di gomma della Commissione Europea. Noi riteniamo di avere tutto il diritto di poter chiedere la continuità territoriale. Speriamo nelle prossime settimane, con il presidente del Parlamento europeo Tajani, di poter concordare un incontro con la Commissione e di essere appoggiati, mi auguro, dal governo nazionale, col quale abbiamo già avuto un primo confronto e dal quale abbiamo ricevuto in questo senso una certa disponibilità”. Ora toccherà al governo Musumeci e ai presidenti delle società di gestione degli aeroporti siciliani passare dalle parole ai fatti. La situazione dell'aeroporto di Trapani-Birgi è grave: senza un nuovo accordo di co-marketing, la cui bozza è già in Commissione e non appena esitata favorevolmente tornerà in Assessorato per la redazione e pubblicazione del decreto. e in attesa della ricapitalizzazione di Airgest, per cui le somme risultano stanziate, i tempi della Regione, in pratica suo unico azionista, non possono essere lunghi. Sulla vicenda interviene anche l'avvocato Vincenzo Maltese, presidente dell'Osservatorio per la Legalità e componente dell'ufficio legale regionale dell'Associazione di consumatori Codici: "Continueremo a pressare gli uffici regionali per la pubblicazione del bando e il trasferimento delle risorse stanziate per attuare il piano di promozione territoriale e sono certo che sia Airgest che i nostri rappresentanti eletti alla Regione garantiranno la massima attenzione per quella che ormai è una vera corsa contro il tempo".

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