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Cooperative per l'accoglienza ai migranti intestate a prestanome: arrestato l'ex deputato regionale Norino Fratello [VIDEO] - Trapani Oggi

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Cooperative per l'accoglienza ai migranti intestate a prestanome: arrestato l'ex deputato regionale Norino Fratello [VIDEO]

05 Luglio 2018 06:34, di Ornella Fulco
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Sono quattro - tra cui l'ex deputato regionale alcamese Norino Fratello - le persone accusate, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni e banc...

Sono quattro - tra cui l'ex deputato regionale alcamese Norino Fratello - le persone accusate, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta nei confronti delle quali i militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani stanno eseguendo altrettante misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica. Per lui si sono aperte le porte del carcere mentre per il fratello Salvatore è stato disposto l'obbligo di dimora. Arresti domiciliari per gli altri due soggetti coinvolti, il 61enne Gaetano Calvaruso e il 29enne Davide Amodeo. Contestualmente sono in corso di notifica ulteriori sei informazioni di garanzia per le stesse fattispecie di reato. L’operazione, convenzionalmente denominata “Brother”, è la conclusione di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri che ha consentito di documentare le condotte illecite dell’ex parlamentare regionale alcamese, già condannato nel 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa. Fratello rimase coinvolto nell'operazione "Peronospera" e, dopo le confessioni del collaboratore di giustizia Mariano Concetto, patteggiò nel 2006 una condanna a diciotto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa con sospensione della pena. Ammise di aver chiesto voti ai mafiosi, di aver dato posti di lavoro a uomini di Cosa nostra nelle sue cooperative e di aver favorito imprese mafiose. Nel 2011 Fratello ottenne la riabilitazione con un anno di anticipo rispetto alla scadenza dei cinque anni previsti dalla legge. Il suo ritorno all'attività politica ad Alcamo non mancò di destare polemiche e riaprire il dibattito sui politici condannati per mafia che continuano a trovare spazio nei partiti e nelle Istituzioni. Secondo la ricostruzione degli investigatori che ha portato stamane al suo arresto, l’escamotage utilizzato dall’ex parlamentare dell'Udc all'Ars è stato quello di intestare fittiziamente a terzi suoi prestanome quote e cariche sociali di cooperative per l’accoglienza di migranti, garantendosi il duplice vantaggio di nascondere i guadagni derivanti da tali attività e di evitare di comunicare le variazioni patrimoniali, conseguenti a tali partecipazioni, come la legge richiede ai condannati per associazione di tipo mafioso I Carabinieri hanno anche documentato una serie di manovre illecite da parte di Norino Fratello, con la complicità di due persone a lui vicine – raggiunte oggi dalla misura cautelare e poste agli arresti domiciliari - mirate a vendere beni e servizi di una società sportiva di sua proprietà, dichiarata fallita nel 2015 ad un'altra società da lui costituita e intestata ad uno dei complici con l'unica inalità di eludere la normativa fallimentare, integrando così il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. I militari del Comando provinciale stanno effettuando perquisizioni nelle sedi delle cooperative e nelle abitazioni dei soggetti individuati come prestanome di Fratello. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà stamattina nella sede del Comando provinciale Carabinieri di Trapani.

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