Delmastro: Matteo Messina Denaro rimane al 41 bis
Il legale paventava la possibilità di presentare una richiesta di scarcerazione
"Il 41 bis per Matteo Messina Denaro non è in discussione perché non compromette le prestazioni sanitarie”. Lo afferma Andrea Delmastro, sottosegretario di Stato alla Giustizia dopo le dichiarazioni dell’avvocato dell'ex primula rossa di Cosa Nostra che paventava la possibilità di presentare una istanza di scarcerazione per il suo assistito. “Analizzati i fatti e la documentazione, ci riserviamo di decidere la strategia più opportuna per presentare l’istanza”, aveva spiegato il legale Alessandro Cerella.
“Pur senza invadere il campo della magistratura - sottolinea il deputato di Fratelli d’Italia - si precisa che il mafioso Matteo Messina Denaro riceve le migliori cure mediche e che la revoca del 41 bis non comporterebbe in alcun modo prestazioni sanitarie migliori o anche solo diverse”. E precisa che: “il detenuto Matteo Messina Denaro è costantemente seguito da uno specialista, effettua analisi ed esami prescritti e nessuna ulteriore terapia potrebbe svolgere da libero”. Pertanto le sue condizioni cliniche, “alla luce del trattamento sanitario in atto, non costituiscono presupposto per la revoca del regime di detenzione speciale del cosiddetto ‘carcere duro‘”. E Delmastro va anche oltre: “Semmai l’esclusione proterva di qualsivoglia atteggiamento collaborativo, l’atteggiamento di sfida verso lo Stato, la mancanza di traccia alcuna di resipiscenza, la rivendicazione orgogliosa del mancato pentimento sono indici sintomatici della attuale pericolosità sociale e della volontà di mantenere nella organizzazione un ruolo da protagonista che mal si conciliano con qualsivoglia ipotesi di attenuazione del regime carcerario”, conclude il sottosegretario.
Delmastro si riferisce alle dichiarazioni di Messina Denaro nel corso dell'interrogatorio davanti ai Pm di Palermo lo scorso 13 febbraio. "Io non mi farò mai pentito. Voi mi avete preso per la mia malattia”. L’ex latitante si trova ricoverato all’ospedale San Salvatore di L’Aquila, dove si è sottoposto a un intervento chirurgico non legato al cancro di cui soffre.
Sulla richiesta di scarcerazione annunciata dai difensori di Messina Denaro, oltre a Cerella c'è anche la nipote, l'avvocato Lorenza Guttadauro, era intervenuto anche il Garante dei detenuti dell’Abruzzo, Gianmarco Cifaldi: “Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le Agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso”.
© Riproduzione riservata
Dello stesso argomento
I più visti
Incidente stradale ieri sera a Valderice, auto finisce in un burrone
Paceco. Incidente sul lavoro, muore schiacciato dal trattore
Aggiornamento Trapani. Incidente stradale questa sera lungo lo scorrimento, due i feriti
A/29 svincolo per Carini, incidente stradale, 5 i mezzi coinvolti
San Vito Lo Capo. Su Monte Monaco i tecnici del Sass stanno cercando di salvare due alpiniste