Due pescherecci attaccati da motovedetta tunisina
Due pescherecci, l'“Aliseo” e l'“Anna Madre”, entrambi iscritti al Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, sono stati oggetto di una aggressione,...
Due pescherecci, l'“Aliseo” e l'“Anna Madre”, entrambi iscritti al Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, sono stati oggetto di una aggressione, ieri pomeriggio intorno alle 18 - come riferisce Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca e della Crescita blu - da parte di una motovedetta, a quanto pare, appartenente alle Autorità doganali tunisine, dalla quale sarebbero partiti alcuni colpi di arma da fuoco. I due pescherecci si trovavano in acque internazionali al largo di Zarzis, non distante dal confine con la Libia. Soltanto l'intervento di un elicottero militare italiano - decollato dalla nave "Margottini" che incrociava nell'area nell'ambito del dispositivo Mare Sicuro e le comunicazioni con la Centrale operativa della Marina Militare tunisina e con le autorità diplomatiche italiane a Tunisi - hanno permesso di evitare il peggio, facendo allontanare l’imbarcazione. Le due unità hanno ripreso la normale attività di pesca spostandosi in una zona a sud dell'isola di Lampedusa. I loro movimenti sono monitorati dalla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo sia tramite contatti con gli equipaggi sia tramite la "blue box". "Esprimo grande apprezzamento per l’azione sinergica ed operativa del Ministero degli Affari Esteri italiano e dell’Ambasciata Italiana a Tunisi, della Marina Militare Italiana e della Marina Militare Tunisina - ha commentato il presidente del Distretto della pesca mazarese - tuttavia registriamo indignazione e sgomento per quanto accaduto, un ulteriore episodio di una “guerra del pesce” che dura da oltre 50 anni e mette a repentaglio l’incolumità dei nostri pescatori”. “Non è più concepibile – ha dichiarato il sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi – che i nostri pescatori, che costantemente danno la loro fattiva collaborazione per il salvataggio di naufraghi, siano oggetto di tentativi di aggressione e, addirittura, di spari”. Il primo cittadino è tornato a chiedere l'intervento del Governo nazionale e dell'UE perchè "prendano una posizione chiara sull'intera vicenda.
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