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Falsi dati Covid. Venerdì gli interrogatori di garanzia dei tre indagati ai domiciliari - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

Falsi dati Covid. Venerdì gli interrogatori di garanzia dei tre indagati ai domiciliari

31 Marzo 2021 19:48, di Laura Spanò
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Martedì l'ex assessore ha preferito non parlare davanti ai magistrati della Procura di Trapani

Saranno interrogati venerdì dal gip di Trapani i tre indagati, finiti ieri ai domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sui dati falsi sulla pandemia in Sicilia, comunicati all’Istituto Superiore di Sanità. Davanti al gip Caterina Brignone per l’interrogatorio di garanzia compariranno la dirigente
generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato Emilio Madonia. Ieri pomeriggio l’ex regionale assessore alla Salute Ruggero Razza, raggiunto da un avviso di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Lo stesso ieri ha annunciato che convocherà i giornalisti e racconterà la sua verità. E risponderà ai magistrati, ma solo a quelli di Palermo che ritiene competenti per territorio. Ruggero Razza, ha pianificato la sua strategia: agirà su due fronti contemporaneamente, quello mediatico/politico e quello giudiziario. E la linea è «non indietreggiare di fronte alla valanga di fango».L’ex assessore e il suo avvocato, Enrico Trantino ne hanno discusso con Musumeci a caldo. Concordando che la linea è quella di dimostrare la correttezza dell’operato da assessore. Per questo Razza voleva incontrare subito i giornalisti. Ma il governatore gli hanno consigliato di attendere il dibattito all’Ars e dunque la conferenza stampa si farà sabato o martedì.

Dopo gli interrogatori di domani, il fascicolo, aperto dai magistrati di Trapani, verrà trasmesso alla Procura di Palermo, competente per territorio a indagare sulla vicenda.

Intanto si è rimessa in moto la macchina nell’assessorato regionale alla Sanità dopo lo stop di ieri in seguito all’inchiesta della procura di Trapani sui dati falsati sul covid per scongiurare che la Sicilia finisse in zona rossa.

Tra le anomalie venute alla luce nel corso dell'indagine la scoperta di 180 decessi nascosti nel 2020 e poi «spalmati» nel 2021 durante la quotidiana comunicazione all’Istituto superiore della Sanità da parte dell’assessorato regionale alla Salute. Di Liberti e Salvatore Cusimano si legge nel provvedimento del gip- avrebbero aumentato «i decessi, comunicando il numero di +15 in luogo di + 4, per recuperare -il dato relativo a +180 morti del periodo marzo-aprile 2020 mai comunicati prima».

Il Nas, che conduce le indagini, ha inviato almeno 40 comunicazioni di dati falsi inviate a Roma. E nelle ultime 24 ore, ha raccolto 1000 firme la petizione online lanciata da Giuseppe Patti su Change.org che chiede le dimissioni del governatore Musumeci e esorta le procure siciliane di avanzare indagini su tutte le Asp siciliane per verificare l’entità delle ingerenze politiche sulla falsificazione dei dati mentre al Ministro Speranza viene chiesto di inviare commissari ministeriali in Sicilia per accertare i fatti.

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