Trapani Oggi

I bersaglieri del Sesto tornano a casa - Trapani Oggi

Trapani-Erice | Sport

I bersaglieri del Sesto tornano a casa

29 Ottobre 2013 15:59, di Redazione
visite 723

I bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani, attualmente impegnati in Afghanistan, stanno per tornare a casa. La base operativa avanzata "Dimonios" di ...

I bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani, attualmente impegnati in Afghanistan, stanno per tornare a casa. La base operativa avanzata "Dimonios" di Farah è stata lasciata, con una cerimonia ufficiale svoltasi domenica scorsa, ad un battaglione operativo (kandak) del 207° Corpo d’armata dell’esercito afgano. Il settore in cui sorge la base era affidato, dal 2006 a militari italiani. La cerimonia ha segnato anche l’inizio del rientro in patria di 800 uomini a seguito del ridimensionamento del contingente militare che garantirà, comunque, la sua presenza, fino alla fine del 2014, come stabilito dalla Nato durante il summit di Chicago del maggio 2012. I fanti piumati del 6° Reggimento hanno consegnato nelle mani del governatore della Provincia di Farah le chiavi della base nel corso della cerimonia a cui erano presenti il governatore di Farah Mohammad Omar Sherzad, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West (il comando multinazionale a guida italiana e su base Brigata meccanizzata Aosta), il colonnello Mauro Sindoni, ultimo comandante di Fob “Dimonios” e dello stesso 6° Reggimento bersaglieri, e numerose altre autorità della coalizione internazionale. "Restituiamo questa terra ai suoi legittimi proprietari sicuri che sapranno fare tesoro di quello che, in questi anni, abbiamo contribuito ad insegnare loro. Gli afghani hanno fatto enormi progressi non solo come cultura militare ed equipaggiamenti ma anche come cultura istituzionale", ha commentato ai microfoni di Rainews24 il colonnello Sindoni che, nonostante le numerose esperienze operative all'estero, si è trovato per la prima volta a "chiudere" una base italiana. La maggior parte dei nostri soldati sono già ad Herat da dove, nel giro di pochi giorni, partiranno alla volta dell'Italia. Anche la base Tobruk di Bala Baluk, a 70 chilometri da Farah, sarà ceduta agli afghani nei prossimi giorni. Oltre ai militari italiani hanno ultimato la propria missione anche gli uomini del Provincial Reconstruction Team (PRT) americano che, dal 2004, ha operato a Farah. Questa struttura dell'International Security Assistance Force della Nato, in linea con gli obiettivi della missione internazionale in Afghanistan, ha condotto attività volte a facilitare lo sviluppo dell’economia locale e a favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Il generale Pellegrino, dopo aver ricordato il lungo percorso della transizione durante il quale hanno perso la vita anche militari italiani, ha rimarcato “i rapporti consolidati di reciproco rispetto maturati nel tempo con i colleghi afgani, e l’orgoglio di lasciare nelle mani di una forza matura il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria”. Pellegrino ha ringraziato in lingua locale tutti gli afgani presenti per aver lavorato in questi anni assieme “shona ba shona”, cioè fianco a fianco. Il 6° Bersaglieri è stato l'ultimo reggimento dell'Esercito italiano ad essere impiegato nel territorio di Farah come Transition Support Unit South (TSU-S). I nostri militari erano presenti nell'area, dallo scorso 10 agosto, insieme ad una compagnia del 4° Reggimento genio guastatori di Palermo, una compagnia del 2° Reggimento trasmissioni alpino di Bolzano e  a medici, infermieri ed aiutanti di sanità di Esercito, Marina ed Aeronautica. Durante questo ultimo mandato la TSU-S ha svolto 106 pattuglie, 30 scorte convogli, 33 operazioni per rendere sicuri e percorribili gli itinerari dell’area di responsabilità, 34 operazioni di scoperta e neutralizzazione di ordigni esplosivi improvvisati (la cosiddetta Ied mitigation), e numerose attività congiunte con esercito e polizia afgana.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie