La UEFA ha abolito la regola del gol fuori casa
Da poche settimane è ormai ufficiale: dalla prossima stagione, la regola del gol in trasferta non sarà più valida nelle gare per club firmate UEFA
Da poche settimane è ormai ufficiale: dalla prossima stagione, la regola del gol in trasferta non sarà più valida nelle gare per club firmate UEFA
La storia della regola
La regola del gol in trasferta venne introdotta nel 1965 e stabiliva che le reti segnate fuori casa valessero doppio nel caso in cui, sommando andata e ritorno, le squadre avessero insaccato lo stesso numero di palloni.
Il Comitato Esecutivo UEFA ha ufficialmente deciso di abolirla, supportato dal Comitato per le Competizioni e da quello del calcio femminile. Aleksander Caferin, Presidente UEFA, ha dichiarato che non ha più senso che i gol in trasferta abbiano un valore maggiore rispetto a quelli segnati in casa. Questo perché troppo spesso le squadre che giocavano in casa avevano iniziato ad adottare strategie e tattiche prettamente difensive, senza attaccare e, quindi, senza regalare particolare spettacolo.
La decisione è stata presa nonostante le opinioni non fossero unanimi: fra tifosi, allenatori e attori del calcio i pareri erano divisi. Ma ormai è ufficiale: tornano a essere decisivi i tempi supplementari e i rigori, in caso di parità di gol. E non finisce qui: le reti segnate in trasferta non rientrano più fra i criteri utilizzati durante la fase a gironi per determinare la classifica in caso di più squadre con lo stesso numero di punti.
Le motivazioni dietro la scelta
La regola del gol in trasferta era stata introdotta con uno scopo preciso, ma l’obiettivo originale s’è perso con il passare degli anni. Nelle ultime stagioni, infatti, le squadra in casa erano dissuase dall’attaccare e passavano tutti i 90 minuti a difendere la porta. E, a dirla tutta, giocare in casa oggi non ha lo stesso valore che aveva decenni fa, quando il tifo era ben diverso: a confermarlo è anche il quotidiano britannico Times. Le tifoserie sapevano essere molto più ostili 30 o 40 anni fa.
Oggigiorno la regola del gol fuori casa, poi, rende le partite meno emozionanti – e non è certo questo il motivo per cui gli appassionati seguono il calcio. I tifosi amano la suspense, l’adrenalina, e partite giocate in maniera cauta per non subire reti sono partite che non fanno provare brividi.
Un’altra possibile ragione dietro la scelta di annullare la regola, poi, è il desiderio di non causare confusione fra i tifosi e gli appassionati di scommesse. Il betting è un passatempo e un divertimento, ma certo è che chi ama piazzare scommesse sportive online su 888 spera di vincere, e per vincere è necessario sapere quale squadra abbia maggiori probabilità di passare il turno. E con la regola del gol in trasferta, riuscire a farsi un’idea di quale team sia il favorito diventava più complicato. Inoltre, i fattori da tenere in considerazione prima di puntare crescevano: era importante, per esempio, tenere conto dello stadio in cui si disputava la partita poiché, come anticipato, le squadre che giocavano in casa erano più propense a adottare schemi prettamente difensivi, con ben poche occasioni in attacco. Questo influenzava parecchio non solo il risultato finale del match, ma anche mercati come “Numero di gol†e “Primo marcatoreâ€.
I precedenti
Noi italiani non possiamo dimenticare la Champions League della stagione 2002-2003. Con la Juventus già in finale, la semifinale che oggi definiremmo incriminata è tutta milanese: derby della Madonnina. 0-0 il risultato dell’andata, 1-1 quello del ritorno, eppure senza temi supplementari né rigori, in finale volò il Milan. Proprio grazie alla regola del gol fuori casa. Ma gli esempi sono davvero tanti, anche ben più recenti. Possiamo citare, per esempio, l’eliminazione della Juve contro il Porto (2-1 in Portogallo e 3-2 a Torino) e quella del Bayern Monaco contro il PSG (3-2 in Germania a 1-0 in Francia) – entrambe avvenute quest’anno.
Indipendentemente dalla squadra che si tifa, la regola del gol fuori gioco era diventata anacronistica, pertanto era giusto abolirla. E allora non vediamo l’ora dell’inizio della prossima stagione di coppe, perché se l’analisi appena fatta fila, ci aspettano partite più emozionanti, più adrenaliniche e meno lente. Certo, probabilmente i match saranno anche più lunghi dei classici 90 minuti, ma se i tempi supplementari saranno ricchi di occasioni da gol, sarà valsa la pena continuare a seguire.
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