Ladri di "oro rosso" in trasferta
Due mazaresi sono stati arrestati dalla polizia di Trapani a conclusione di un rocambolesco inseguimento
Ladri di “oro rosso” in trasferta. Avevano appena tagliato ed asportato cavi telefonici in una zona rurale di via Salemi, i due uomini, entrambi di Mazara del Vallo, arrestati dalla polizia a conclusione di un rocambolesco inseguimento. Da giorni gli agenti della Squadra mobile li tenevano d'occhio, studiando i loro spostamenti. La scorsa sera, i due complici sono stati bloccati con la refurtiva. Dopo aver caricato su un'auto una grossa matassa di fili appena tagliati dalla linea della Telecom, si accingevano ad imboccare la via Salemi. Nonostante i poliziotti avessero intimato loro di fermarsi, la macchina ha iniziato un folle fuga, cercando di distanziare gli equipaggi della Squadra Mobile, eseguendo pericolosissime manovre e rischiando a più riprese di spingerli fuori strada. In seguito il guidatore, per eludere il controllo, ha eseguito una brusca virata imboccando una strada di campagna sterrata particolarmente dissestata, sollevando volutamente polvere per guadagnare metri di vantaggio.
Entrambi i ladri tallonati dalle pattuglie, hanno, poi, abbandonato la vettura con la refurtiva, scappando attraverso campi arati, dove sono stati raggiunti ed arrestati dagli agenti con le accuse di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. A carico dei due è stata, inoltre, notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Trapani con l’accusa di furto pluriaggravato, per precedenti reati eseguiti in forma seriale su alcune cabine Enel tra il 2 agosto e il 5 ottobre 2023, nei comuni di Trapani e Castelvetrano. Gli agenti della Squadra Mobile attraverso l’esame dei fotogrammi e delle registrazioni dei sistemi di sorveglianza istallati, erano riusciti infatti ad identificarli, segnalandoli alla Procura di Trapani, al termine di un minuzioso lavoro di ricostruzione degli eventi. Il loro modus operandi si estrinsecava non nel semplice furto di cavi ma nella sottrazione dei quadri elettrici delle cabine nella loro interezza, con ingenti danni sia economici che in termini di disservizio per l’utenza. Al termine dell’udienza di convalida davanti al Gip, uno dei due mazaresi è finito agli arresti domiciliari. Per l'altro, invece, è scattato l'obbligo di dimora nel comune di residenza.Â
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