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Favignana | Attualità

Liberato in mare "Enea", un esemplare di Caretta caretta che aveva ingerito una lenza

18 Settembre 2016 08:30, di Niki Mazzara
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Dopo oltre due mesi di cure presso il Centro di Primo soccorso per tartarughe marine dell’Area marina protetta "Isole Egadi" di Palazzo Florio a Favig...

Dopo oltre due mesi di cure presso il Centro di Primo soccorso per tartarughe marine dell’Area marina protetta "Isole Egadi" di Palazzo Florio a Favignana, è stato liberato in mare Enea, un giovane esemplare maschio di Caretta caretta. La tartaruga era rimasta vittima di una cattura accidentale da parte di un’esca destinata ai tonni, un palangaro utilizzato da pescatori professionali. Aveva ingerito la lenza ed era stato recuperato da diportisti al largo dell’isola di Marettimo, il 12 luglio scorso, mentre andava alla deriva senza più la forza di immergersi e alimentarsi. Consegnato al personale dell'Amp di stanza a Marettimo, era stato subito trasferito al Centro di Primo soccorso di Favignana. Le sue condizioni all’inizio erano preoccupanti, con una lenza di grosse dimensioni che fuoriusciva dalla cloaca. Sottoposta ad una terapia idonea e ad un regime alimentare specifico, la tartaruga ha ripreso ad alimentarsi e, dopo un mese, ha espulso naturalmente la lenza. Nel corso della degenza ha ripreso il peso forma e ieri è stato liberato nel tratto di mare compreso tra Favignana, Levanzo e l’isolotto Maraone. A restituire Enea al suo mare sono stati, a bordo del gommone della Polizia Municipale di Favignana, il neo-Comandante della Guardia Costiera di Favignana, Francesco Rosano, e una stagista che collabora con l’Area marina protetta e che ha effettuato il suo volontariato presso il Centro di recupero tartarughe. Nelle stesse ore, personale del WWF ha recuperato un altro esemplare di Caretta caretta, già ribattezzato Noemi, spiaggiatosi a Tre Fontane , nel territorio di Campobello di Mazara. L’animale, che presenta una grave costrizione da lenza alla pinna anteriore destra, è stato trasferito al Centro di Primo soccorso di Favignana per le cure del caso. Secondo il responsabile sanitario del Centro, Paolo Arena, l’esemplare è in condizioni discrete ma ci sono poche possibilità che recuperi la funzionalità dell’arto che presenta già segni di necrosi.

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