Mercato del pesce non idoneo
Lo sostiene Fratelli d'Italia
Il nuovo mercato del pesce di via Cristoforo Colombo, a Trapani, inaugurato lunedì scorso, non è idoneo all'attività di vendita del pesce. La denuncia è di Fratelli d'Italia che parla di “ennesima farsa tranchidiana”. “Il pesce – si legge in una nota - non può neanche essere pulito o squamato in quei locali. Il mercato al chiuso è stato di fatto aperto per i pochi operatori considerati “rigattieri”, rivenditori di pesce, titolari di un banchetto già assegnato nel precedente mercato ormai inagibile”.
Fratelli d'Italia rileva poi che alla cerimonia di inaugurazione non erano presenti i  rappresentanti del Suap e dell’Asp  e cioè “organi cruciali per il giusto l’avvio, ancora lontano, del mercato ittico tanto atteso e sperato”.  Nel mirino il sindaco: “Abbiamo visto un Tranchida carico di sicurezza e con un profondo senso di appartenenza alla marineria trapanese, per non parlare di quanto sia apparso interessato all’importanza che ha avuto la pesca per la città di Trapani e di quanto sia necessario tutelare le radici culturali della città . Un’esposizione degna di un ottimo scritto identitario, se non fosse per il fatto che l’invito a tutte le cooperative di pesca attive sul territorio non abbia trovato il destinatario”.
Fratelli d'Italia non le manda a dire: “Abbiamo  assistito a l’ennesima sceneggiata del sindaco di Trapani, a suo dire, fatta nell’interesse degli operatori della piccola pesca (assenti) e nel nome della tutela delle radici marinare della cittĂ ma tutto senza invitare coloro che sono gli unici custodi di questa tradizione millenaria, i pescatori. Il mercato ittico al chiuso è aperto, ma non ai pescatori”. Insomma, secondo quanto riporta la nota “la situazione resta precaria, i pescatori restano a vendere sulle barche e tutto è ancora una volta rinviato. Il sindaco Tranchida sa bene delle obiezioni degli operatori della piccola pesca, sa bene che in quel mercato a lui tanto caro non entreranno a causa del suo caparbio modus operandi e della totale assenza di chiarezza sul futuro ed il ruolo della pesca. Volete vedere che, anche questa volta, sarĂ colpa di altri fattori e non della sua arrogante inconcludenza?”. Â
Frattanto, i  militanti di Fratelli d'Italia si sono già mobilitati per organizzare dei banchetti in zona porto peschereccio per la raccolta di tutte le istanze dei pescatori, istanze che “consegneremo agli organi di partito ad ogni livello. Siamo pronti ad arrivare – conclude la nota - in commissione pesca a Bruxelles se necessario, della quale annoveriamo il vice-presidente, con la speranza che si possa cominciare a mobilitare un importante forza che tuteli i pescatori trapanesi”.
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