Migranti, giunta al porto nave con a bordo 209 persone e 22 cadaveri
Èarrivata stamattina al porto di Trapani la "Aquarius", la nave di "Medici senza frontiere" che mercoledì scorso ha recuperato 209 migranti nel Canale...
Èarrivata stamattina al porto di Trapani la "Aquarius", la nave di "Medici senza frontiere" che mercoledì scorso ha recuperato 209 migranti nel Canale di Sicilia. A bordo si trovano anche i corpi di 21 donne e di un giovane, presumibilmente uccisi dalla calca creatasi all'imbarco e dalle ustioni provocate dal carburante fuoriuscito dalla tanica del gommone mischiatasi con l'acqua di mare. "Quando la nostra équipe si è avvicinata al primo gommone, ha visto dei cadaveri che giacevano sul fondo dell'imbarcazione in una pozza di carburante", ha detto Jens Pagotto, capo missione di Msf per le operazioni di ricerca e soccorso. "I sopravvissuti hanno passato diverse ore a bordo con i cadaveri. Molti di loro sono troppo traumatizzati per riuscire a raccontare quanto accaduto. Non è ancora chiaro come queste persone siano decedute". Quando le navi di soccorso sono giunte sul posto, i gommoni erano già sgonfi su un lato e avevano cominciato ad imbarcare acqua. Ad attendere le salme al porto di Trapani c'erano gli addetti di alcune agenzie funebri che  provvederanno a trasportarle al Cimitero comunale di Trapani a disposizione dell'Autorità giudiziaria. La Procura di Trapani, infatti, ha aperto un'indagine, affidata al procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e al sostituto procuratore Andrea Tarondo, che era presente stamane in banchina. Alcuni migranti saranno ascoltati come testimoni per ricostruire l'accaduto. Nelle prossime ore si saprà se i corpi saranno sottoposti ad autopsie complete o, comunque, ad ispezioni cadaveriche per accertare le cause della morte prima che trovino sepoltura nei cimiteri comunali di altri comuni della provincia di Trapani che hanno dato disponibilità . Tra i sopravvissuti, recuperati in due operazioni a circa 25 miglia dalle coste libiche, ci sono, in particolare, 177 uomini, 32 donne, di cui tre in stato di gravidanza, e 50 minori. di cui 45 non accompagnati. I migranti hanno dichiarato di provenire da Burkina Faso, Camerun, Gambia, Ghana, Guinea e Guinea Bissau, Costa d'Avorio, Mali, Nigeria, Senegal e Sierra Leone. Dopo il consueto screening medico ad opera dei sanitari dell'Asp e della Croce Rossa, saranno trasferiti all'hotspot di Milo per le procedure di identificazione prima di essere dislocati nei centri di accoglienza.
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