Trapani Oggi

Nei fondali di Marettimo una foresta di coralli neri - Trapani Oggi

Marettimo | Attualità

Nei fondali di Marettimo una foresta di coralli neri

30 Luglio 2023 07:58, di Laura Spanò
visite 4637

La scoperta in un documentario firmato National Geographic

Sono state trovate grazie a dei ROV (Remotely Operated Vehicle), che si sono spinti fino a 600 metri sott'acqua. Sono i coralli neri noti per prediligere fondali profondi e poco luminosi, e trovati a oltre 60 metri di profonditĂ .

In un documentario del National Geographic Explorer Giovanni Chimienti descrive il suo rapporto con il corallo nero, protagonista del documentario "Il bianco nel blu" presentato sull’isola di Marettimo. Il bianco nel blu, diretto da Igor D’India presentato lo scorso 18 luglio. Supportato dal Gruppo Prada, che da qualche anno ha iniziato un progetto di partenariato con la Commissione oceanografica intergovernativa dell’Unesco chiamato Sea Beyond, Chimienti ha ricevuto il sostegno necessario a compiere l’imponente sforzo di ricerca e divulgazione che ha colpito dritto nel segno buona parte degli abitanti, accorsi in una calda sera di luglio sul porticciolo di questo sperone di roccia che spunta dal mare.

Da tempo Chimienti era convinto che la straordinaria fauna marina presente in queste acque dovesse risiedere in qualcosa di più delle storie degli antenati, qualcosa di spiegabile dal punto di vista di un biologo e, soprattutto, qualcosa che era possibile documentare per la prima volta. “Tutto questo pesce non poteva essere spiegato solo dalla presenza della Posidonia oceanica, la pianta acquatica che tappezza queste aree costiere”, dice Chimienti.

In effetti, labiodiversità in cui ci si imbatte già a pochi metri dalla superficie, la morfologia sommersa del territorio e le correnti marine che scorrono in profondità erano tutti segnali che qui avrebbe potuto trovare qualcosa di più. “Il corallo nero era praticamente sconosciuto a Marettimo”, racconta Chimienti. “Solo i pescatori avevano cominciato a intuire che c’era un legame tra le aree più pescose e quei rami bianchi che, di tanto in tanto, restavano impigliati nelle reti”.

Marettimo è la più lontana e selvaggia dell'arcipelago delle Egadi, che comprende Favignana e Levanzo.

Ci sono volute diverse spedizioni di ricerca per riuscire ad individuare questo “fantasma” sommerso. La prima è avvenuta vicino alle coste di Favignana, nella secca di Muntifora com'è chiamata dai pescatori locali, dove la presenza del corallo era in realtà nota. L’attenzione si è poi rivolta verso Marettimo, vero obiettivo delle ricerche, dove le uscite sono state rese particolarmente complicate dalle condizioni meteo. Per scandagliare il fondale ben oltre i 60 metri – la quota di partenza nella ricerca del corallo nero di Marettimo – il team di Chimienti, fatto di biologi, scienziati, sommozzatori, fotografi e videomaker sottomarini, si è dotato di un Rov (remotely operated vehicle) capace di arrivare fino a diverse centinaia di metri di profondità e dotato di un braccio in grado di recuperare eventuali campioni. Le immersioni nelle acque di Marettimo sono durante circa due settimane, periodo nel quale il team si è spartito due aree di ricerca: i sommozzatori hanno esplorato aree meno profonde e relativamente vicine alla costa sul versante occidentale dell’isola, mentre un secondo team, dotato del Rov, si è concentrato sulle acque più profonde del versante orientale. Al termine delle due settimane, il gruppo di ricerca ha rivenuto una prima, piccola colonia di corallo nero.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie