Orari e pause dei dipendenti comunali, il Segretario Liotta: "Solo invito a rispettare le regole"
Il segretario generale del Comune di Trapani, Raimondo Liotta, non ci sta a passare per il "poliziotto cattivo" che impedisce ai dipendenti di prender...
Il segretario generale del Comune di Trapani, Raimondo Liotta, non ci sta a passare per il "poliziotto cattivo" che impedisce ai dipendenti di prendere un caffè o scambiare quattro chiacchiere con i colleghi di lavoro durante l'orario di ufficio e lo fa con una nota di risposta all'eco, rimbalzata sulla stampa locale e nazionale, creata dalla sua circolare, riguardante l'orario di servizio, inviata ai dirigenti degli uffici comunali lo scorso 22 novembre. Nel documento si invitano questi ultimi a vigilare per evitare eventuali abusi da parte dei lavoratori riguardo all'ingresso e all'uscita dal luogo di lavoro, ai rientri pomeridiani e alle pause pranzo. Qualche settimana fa, infatti, un dipendente comunale che avrebbe attestato falsamente, tempo addietro, la sua presenza in ufficio è stato licenziato in tronco dall'amministrazione comunale trapanese. «Alcune letture delle disposizioni impartite - commenta Liotta - hanno ingenerato l'impressione che si sia trattato di un'azione punitiva, se non addirittura vessatoria, nei confronti dei dipendenti comunali ma, nè da parte mia nè da parte dell'amministrazione c'è la volontà di "terrorizzare", come è stato incautamente ipotizzato, il personale a cui non vengono assolutamente addebitati comportamenti irregolari. Le circolari con le quali i dipendenti comunali sono stati invitati a rispettare le regole in materia di orari di servizio e pause lavorative sono state emanate a loro tutela dato che, alla luce della recentissima normativa, rischiano "il licenziamento senza preavviso" in circostanze che precedentemente lasciavano spazio a sanzioni meno drastiche e gravi». Sono diversi i casi, balzati agli onori della cronaca nazionale, sui cosiddetti "furbetti" del cartellino individuati in altri enti pubblici e, giustamente, i cittadini si aspettano che quei comportamenti irregolari vengano puniti senza, per questo fare di tutte le erbe un fascio attaccando l'etichetta di lavativi a tutti i dipendenti pubblici. «Richiamare le regole dettate da norme di legge e dai contratti collettivi di lavoro - sottolinea il Segretario generale del Comune di Trapani - non è usare il pugno di ferro o minacciare ma ribadire la necessità di osservarle a tutela del posto di lavoro e, nel contempo, dei diritti degli cittadini». Per quanto riguarda la pausa caffè o lo scambio di opinioni tra colleghi «nessun divieto - precisa Liotta - ma solo il richiamo ad evitare pause eccessivamente lunghe che potrebbero incidere sulla qualità del servizio» e sulla pausa pranzo «è stato solo ricordato che il contratto collettivo di lavoro prevede che questa non sia inferiore alla mezz'ora né superiore alle due ore, pena la perdita del buono pasto». «Nessuna azione repressiva nei confronti dei dipendenti - conclude il Segretario generale del Comune di Trapani - ma solo ed esclusivamente un invito a rispettare il ruolo rivestito, soprattutto per evitare che comportamenti sbagliati possano comportare gravissime sanzioni a carico dei lavoratori».
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