Paceco, misterioso ladro prende di mira operatori ecologici

Stessa tecnica, un furto andato a segno, l'altro sventato

Il copione è lo stesso: attende che l'operatore dell'Agesp, la ditta incaricata della raccolta porta a porta di differenziata che opera a Paceco scenda dal mezzo, prenda in contenitore, lo svuoti nel cassettone e luii entra in azione, rubando il borsello che solitamente l'operatore Agesp posa nel sedile affianco.
Lo ha fatto una quindicina di giorni fa ai danni di  G.M., che si  trovava al lavoro  in via Mazzini. e che, impegnato a svuotare il bidone sul posteriore del mezzo e non si è accorto di nulla. Al rientro in cabina, constatata  la mancanza dello zaino con gli effetti personali si è recato alla Caserma dei Carabinieri per presentare la  denuncia evidenziando di aver sentito il rumore di una vespa. Ha dovuto rifare tutti i documenti cambiare le chiavi di casa e dell’auto.Stamattina stesso copione, ai danni di  V.G, impegnato nelle operazioni di svuotamento del bidone in via Torrearsa, nei pressi di una stazione di servizio. Stavolta però il colpo è andato a vuoto perché nella fretta di  asportare la borsa, questa si è impigliata nella leva del freno a mano. Anche in questo caso l’ operatore Agesp ha detto di aver sentito il rumore di una vespa, anzi di averla vista dicendo che era di colore bianco guidata da un uomo, forse un giovane,  che comunque gli dava le spalle.  Una tecnica di rapina basata sui tempi, peraltro stretti, legati alla discesa dal mezzo dell’operatore, il prelievo dei contenitori e il loro svuotamento. Lasso di tempo che, per quello che è stato battezzato “il ladro dal vespino bianco” tra gli operatori Agesp, è sufficiente per consumare il furto, confidando sulla consistenza economica del borsello. 

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