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Erice | Salute

Papilloma virus, prostitute nigeriane possono trasmettere virus non coperti dal vaccino

23 Agosto 2017 16:32, di Redazione
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La presenza, nel nostro Paese, di prostitute provenienti da Paesi dell’Africa occidentale, come la Nigeria, rappresenta, per le donne italiane, un pot...

La presenza, nel nostro Paese, di prostitute provenienti da Paesi dell’Africa occidentale, come la Nigeria, rappresenta, per le donne italiane, un potenziale rischio di invalidazione della copertura del vaccino anti Hpv (Papilloma virus). Le donne italiane che si sono sottoposte alla vaccinazione hanno acquisito una copertura per due ceppi, il 16 ed il 18. Il vaccino somministrato dalle strutture sanitarie pubbliche, infatti, è bivalente. In Nigeria, invece, sono altri i ceppi prevalenti. Ne consegue che, se un uomo, che ha un rapporto sessuale con una donna nigeriana, dovesse infettarsi, trasmetterebbe il virus contenente ceppi non coperti dal vaccino bivalente alla moglie o alla compagna. E queste ultime diventerebbero vulnerabili. La novità è emersa a margine dei Seminari internazionali di Erice sulle Emergenze Planetarie. Franco M. Buonaguro, direttore della Uoc di Biologia molecolare ed Oncogenesi virale presso l’Istituto nazionale dei tumori "Fondazione G. Pascale" di Napoli, è, tuttavia, rassicurante: “Da quest’anno è iniziata la produzione dei vaccini anti Hpv nonavalenti, cioè che contengono nove diversi ceppi, compresi quelli prevalenti in Nigeria”. E’ ragionevole ipotizzare che “i nuovi vaccini sostituiranno i bivalenti a partire dal 2019”. Il vaccino anti Hpv si somministra alle donne (ma anche agli uomini) durante la pre adolescenza. “Una donna che ha avuto somministrato il vaccino bivalente – dice Buonaguro – e che, per sicurezza intende avere una copertura più ampia, può, in ogni caso, fare il ‘richiamo’”.

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