Passa anche per Trapani la protesta regionale della Polizia Penitenziaria

La mobilitazione è del sindacato Consipe

Anche Trapani coinvolta nella mobilitazione del personale di Polizia Penitenziaria della regione Sicilia. Lo scrive in una nota la Segreteria Nazionale Consipe (Confederaziione Sindacati Polizia Penitenziari) a firma di Francesco Davide Scaduto.
“La sede trapanese è stata la prescelta da questa Confederazione – si legge nella nota – perchè è quella dove si sono registrati numerosi contenziosi con l'amministrazione, nodi che non si sono riusciti a sciogliere in termini di garanzie di pari opportunità professionali, di impiego non equo del personale, con guarentigie particolari solo a pochi adepti”. Poi l'affondo nei confronti del Provveditore Regionale verso cui il sindacato nutre un “sentimento di malcontento causato dall’inerzia, perchè non opera nessun controllo sui Dirigenti della sua giurisdizionale, anzi lavandosi le mani, giusto per restare vicini al periodo pasquale, rimette alle Direzioni anche laddove queste non rispettano i protocolli regionali da lei disposti e diramati”.
La scelta di questa mobilitazione a Trapani “rappresenta il malessere della Polizia Penitenziaria siciliana. Sono troppi i reparti di Polizia Penitenziaria bisognosi di unità e di risorse e l'inerzia del
Provveditore non può più essere tollerata perché ora più che mai dovrebbe essere voce delle proprie donne e uomini della polizia penitenziaria. Gli ultimi rinforzi inviati sono solo gocce che si perdono nel mare e le difficoltà riscontrate quotidiamente dai nostri poliziotti persistono”.
Il sindacato poi evidenzia come le assegnazioni in mobilità per la regione Sicilia per l'anno 2024, collegate ai neo agenti del 182° e 183° Corso Allievi Agenti “siano state offensive della nostra dignità, ma anche quelle collegate al 180° e 181° corso del 2023 non sono state migliori, con l'aggravante di avere avuto il consenso di chi si sarebbe dovuto mettere di trasverso per pretendere di più”.
Trapani non sarà l'ultima meta di Consipe, dopo avere manifestato in sedi come il Ministero della Giustizia di via Arenula, il Dipartimento dell' Amministrazione Penitenziaria di Largo Luigi Daga e lo stesso Prap di Palermo “continuerà sino a quando non verrà restituita dignità ai poliziotti penitenziari quali rappresentanti dello Stato che, deve attraverso gli stessi, essere presente e forte in tutti gli istituti di pena e fare prevalere legalità umanità e dignità”.
 

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