PIF ad Erice per consegnare il David di Donatello vinto con "In guerra per amore"

Lo aveva promesso, lo scorso 30 marzo, quando gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Erice, e ha mantenuto la parola. Pierfrancesco Diliber

Lo aveva promesso, lo scorso 30 marzo, quando gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Erice, e ha mantenuto la parola. Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, è tornato nella città della Vetta per consegnare la statuetta del David di Donatello vinta con il suo fortunato film ""In guerra per amore". La pellicola era stata girata nel borgo medievale e dedicata al sindaco di Erice Sebastiano Bonfiglio, ucciso dalla mafia. Il David sarà custodito in una teca al museo "Cordici" e potrà essere ammirata dai cittadini e dai turisti. Presenti alla consegna la sindaca Daniela Toscano e l'ex primo cittadino della Vetta, Giacomo Tranchida, che lo scorso anno aveva consegnato al regista e attore palermitano la cittadinanza onoraria attribuitagli dal Consiglio comunale "per essersi contraddistinto nel suo impegno artistico socio-culturale nel fare memoria e renderla viva per il futuro, nel rispetto della verità storica, contro i soprusi della mafia, delle mafie, in tutto il territorio italiano e non e contribuendo a risvegliare e formare nuove coscienze, restituendo speranza, alimentando la forza culturale del riscatto e tutta la voglia di futuro richiamando verità a premessa di giustizia”. "Girare un film ad Erice - aveva detto PIF in quella occasione - è stato complicato ma ci avete dato tanto". Molti degli abitanti del borgo erano stati coinvolti, a vario titolo, durante il periodo delle riprese creando un legame importante con il regista e la sua troupe. “In guerra per amore”, che racconta della storia tra due giovani durante la Seconda Guerra Mondiale ha trovato nei magnifici scorci di Erice, ma anche delle Saline di Trapani e di altri luoghi siciliani, il suo set ideale.

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