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Polemiche e veleni per il congresso provinciale del PD

01 Novembre 2013 12:04, di
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Niente da fare. Il Pd non riesce a trovare la quadratura del cerchio e dare, magari solo all’esterno, quella immagine di unitŕ che gli elettori, non s...

Niente da fare. Il Pd non riesce a trovare la quadratura del cerchio e dare, magari solo all’esterno, quella immagine di unità che gli elettori, non solo di detta area politica, sperano di trovare in chi dovrebbe essere preposto a risolvere i mille e mille problemi della Nazione. E così anche a livello locale i Democratici dimostrano che il dibattito congressuale non è solo sulle idee e sulle proposte del fare, ma anche, e forse soprattutto, su chi deve andare a comandare. Dopo le polemiche a Trapani, le accuse sul tesseramento, quelle di Paceco dove i Renziani non hanno partecipato al congresso, scoppia la polemica anche a Valderice. In una nota del coordinatore del circolo del Pd Francesco Cicala, nonostante le ”parole ed intenzioni pre-congressuali indirizzate verso delle preferenze che portassero all’unità ed al cambiamento nelle scelte del Partito Democratico, sia nelle realtà comunali che a livello provinciale”, questi manifesta la sua amarezza nel “sentire le esternazioni polemiche del candidato alla segreteria provinciale del PD Campagna. Forse l’avvocato Campagna alla luce dei primi congressi di circolo comincia a prendere confidenza col ruolo che l’aspetta e, ai buoni propositi di qualche giorno addietro, adesso comincia a svolgere gli interessi di una sola ed esclusiva, (come sempre negli ultimi anni) anima del PD? Desidero chiarire che l’Assemblea Congressuale è uno strumento di partecipazione democratica che non può e deve essere negata a nessuno; a Valderice la sua componente non era in grado di organizzare e presentare una lista a suo sostegno (forse dovrebbe riflettere se sia in grado di essere un buon segretario provinciale vista la sua lacuna organizzativa)!!! Il gruppo di dirigenti locali, animati da altri valori, con grande spirito partecipativo e concedendo piena disponibilità al di là dei regolamenti ha permesso la presentazione della lista “avanti” nonostante la deficienza nella: 1) modalità di raccolta del1e tessere e delle firme, 2) numero di tessere depositate, 3) carenza di firme a suo sostegno, 4) presentazione oltre i tempi previsti nel regolamento; tutti elementi che potevano escluderlo dalla competizione. E mentre in quel di Valderice si chiedeva, senza motivo, con emissari provinciali di tutto rilievo, collaborazione, in quel di Salemi e Mazara del Vallo prevaleva la prepotenza degli interessi di parte, insomma, le solite, in maniera pulita: furberie”. Parole dure che non si fermano allorquando Cicala parla di chi “ dall’alto l’ha “designato” a rinnovare e rendere credibile in provincia il Partito Democratico”, dimostrazione nelle parole che concetti come democrazia dal basso sono vane e vuote in un partito che invece da sempre le predica”. Ed infine la stilettata quando Cicala afferma di essersi aspettato altro da chi predica : “ ampio respiro e coinvolgimento di tutte le anime del PD in modo da dare un reale slancio progressista mettendo da parte la parte peggiore del nostro partito, a cui a quanto pare, il vice-sindaco di Castelvetrano è sin troppo legato!”. Sicuramente la controparte ha anche essa qualcosa da dire. Nel mezzo i cittadini non iscritti che guarda(va)no con fiducia all’annunciato nuovo corso e i tesserati che si trovano utilizzati come numeri, e non persone, in non tanto nascoste lotte intestine. Un Pd in cui la classe dirigente, come ricordava Nanni Moretti, opera all’insegna del “facciamoci del male”.

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