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Riforma del mercato del lavoro, convegno dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro

23 Settembre 2014 16:07, di Ornella Fulco
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L’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Trapani organizza un convegno di due giorni che si terrà, all’hotel "Baia dei Mulini" di Erice m...

L’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Trapani organizza un convegno di due giorni che si terrà, all’hotel "Baia dei Mulini" di Erice mare, venerdì e sabato prossimi, sul delicato tema della riforma del mercato del lavoro. A confrontarsi saranno i vertici nazionali della categoria – guidati dalla presidente Marina Calderone – insieme agli ex ministri, ed attuali capi gruppo delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, onorevole Cesare Damiano e senatore Maurizio Sacconi. Con il Segretario generale del Ministero del lavoro, Paolo Pennesi, e il Direttore generale delle attività ispettive, Danilo Papa, saranno analizzati gli aspetti applicativi del “decreto Poletti” o “job act” che ha già modificato i contratti a termine e l’apprendistato. Con l’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, invece, si discuterà di “Garanzia giovani” e “Piano giovani" che tante polemiche hanno sollevato in Sicilia. “Si tratta di un convegno di aggiornamento professionale – spiega il presidente provinciale dell’Ordine, Leonardo Giacalone – che non vuole assumere alcuna connotazione politica. I consulenti del lavoro sono al fianco delle istituzioni, mettono a loro disposizione l’esperienza e la professionalità acquisite sul campo, affinché le riforme modernizzino il nostro Paese e lo rendano capace di intercettare l’indispensabile ripresa". Secondo Giacalone "una nuova legge sul mercato del lavoro – anche se necessaria – non può da sola rilanciare l’occupazione: serve un piano straordinario di investimenti che crei domanda di lavoro e condizioni per la piena occupabilità. La riforma - prosegue - però va fatta, abbandonando ogni residuo ideologico e concentrandosi sulle priorità da inserire nel “job act”. Da Trapani, da una delle province che sembra assistere con rassegnazione alla emigrazione delle migliori intelligenze, parte un invito a concentrarsi sulle reali esigenze di imprese e lavoratori e ad abbandonare ogni posizione preconcetta". Semplificazione dei contratti, soprattutto dell’apprendistato, legame reale tra formazione e fabbisogno delle aziende, riqualificazione dei disoccupati per facilitarne il reinserimento, riorganizzazione dei servizi per l’impiego - creando sinergie tra pubblico e privato, - graduale riduzione del cuneo fiscale, queste sono le priorità sulle quali, secondo l'Ordine dei Consulenti del Lavoro, "si può pensare all’articolo 18 ed alla riforma dei licenziamenti ed in tal senso il contratto a tutele crescenti può essere una buona base di partenza". Per quanto riguarda il "Piano giovani Sicilia" e la "Garanzia giovani" – conclude Giacalone – ribadisco quanto già affermato nelle sedi istituzionali deputate e cioè che la Regione deve destinare la maggior parte delle risorse per incentivare reali posti di lavoro piuttosto che tirocini fini a se stessi che – così come sono congegnati – appaiono l’ennesimo spreco di denaro pubblico oltre che una misura dal sapore politico/assitenziale”.

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