"San Giuliano Boys" terzi nella fase interprovinciale del Campionato di calcio a 5 open CSI
La libertà è anche potersi misurare su un campo di calcio con gli avversari dopo essersi guadagnati con l'impegno e i risultati la possibilità di gioc...
La libertà è anche potersi misurare su un campo di calcio con gli avversari dopo essersi guadagnati con l'impegno e i risultati la possibilità di giocare senza distinzioni. I "San Giuliano Boys" sono usciti stamattina dalla Casa Circondariale di Trapani, grazie ai permessi concessi dalle magistrate di sorveglianza del Tribunale di Trapani e alla disponibilità , oltre i compiti d'istituto, del comandante della Polizia Penitenziaria Giuseppe Romano e di alcuni suoi uomini, e hanno raggiunto l'impianto sportivo "Forese" per il triangolare di calcio a 5 valido come fase interprovinciale del Campionato open organizzato dal Comitato provinciale di Trapani del CSI guidato da Rosario Muro. Prima però, hanno assaporato l'aria "di fuori" con una passeggiata al centro storico e la colazione al bar che li hanno caricati in vista dell'impegno agonistico. Due le partite giocate dai sei detenuti autorizzati - Gangemi, Nafti, Spanò, Criscenti, Jallow e Ghedu - contro altrettante compagini provenienti da Palermo, il "Sant'Alfonso" e il "Real Phoenix". Nella prima, finita 2-2 ai tempi regolamentari, gli avversari hanno poi prevalso ai rigori per 4-3 mentre la seconda sfida è terminata 7-4. Consegnato il risultato sportivo alla cronaca resta, invece, ben più importante, l'esito di questa esperienza. "Stamattina ci sembrava di sognare - hanno commentato Jallow e Ghedu - non credevamo ai nostri occhi, ci siamo tanto emozionati". Il secondo dei due non usciva dal carcere da più di quattro anni. "Siamo felici di ciò che questi ragazzi hanno ottenuto - ha commentato il comandante Romano - escono dalla competizione a testa alta e questa è la dimostrazione che lo sport può essere un efficace veicolo di riscatto e di rieducazione. Questa iniziativa si inserisce a pieno titolo tra le attività trattamentali messe in atto nella Casa Circondariale di Trapani in accordo con il direttore Renato Persico e il responsabile dell'area educativa Antonino Vanella e, dato l'ottimo risultato, sicuramente non resterà un episodio isolato". "Sono orgogliosa di loro - ha commentato la magistrata di sorveglianza Chiara Vicini che ha assistito anche oggi agli incontri - perché questi ragazzi hanno ben interpretato tutto il percorso sportivo con impegno e responsabilità ". [metaslider id="122825"]
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