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Storie dimenticate: la tragica fine di un emigrato da Santa Ninfa negli USA

28 Dicembre 2017 18:22, di Ornella Fulco
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Non sempre il "sogno americano" si rivelò tale per i tanti emigrati dalla Sicilia agli Stati Uniti. A ricordare una storia, purtroppo, non a lieto fin...

Non sempre il "sogno americano" si rivelò tale per i tanti emigrati dalla Sicilia agli Stati Uniti. A ricordare una storia, purtroppo, non a lieto fine, è l'associazione abruzzese "Ambasciatori della fame" che ha tra i suoi scopi proprio quello di portare alla luce vicende e personaggi dimenticati e che, invece, meritano attenzione e rispetto. E' il caso di Mariano "Marion" Pernice, nato a Santa Ninfa nel 1889 ed emigrato, all'età di 18 anni, in America. Pernice trovò una morte prematura e terribile nella tragedia mineraria di Kemmerer, avvenuta nel 1923. Kemmerer era un piccolo villaggio minerario della contea di Lincoln, nel Wyoming. La “Union Pacific Coal Company”, per sfruttare i ricchi giacimenti di carbone, vi aprì la prima miniera nel 1881. Successivamente fu fondata anche la “Kemmerer Coal Company”. Quando il 14 agosto del 1923 la miniera esplose, per una fuga di gas, nelle sue viscere rimasero uccisi 99 minatori, tra cui molti Italiani. "I loro nomi, spesso riportati in maniera errata, le loro reali origini non evidenziate - spiega il presidente dell'associazione Geremia Mancini - non aiutano molto a restituirli, nel ricordo, alle loro terre d’appartenenza. Noi, con non poche difficoltà, cerchiamo di farlo con l’accuratezza di usare, almeno in questi casi, il proverbiale “probabilmente”. Quel triste giorno del 1923 scesero in miniera 136 uomini e solo 37 ne uscirono vivi. Da giorni, soprattutto gli anziani minatori, avevano colto e denunciato il verificarsi di fughe di gas. Ma la proprietà non volle sentire ragione. Bisognava continuare ad estrarre carbone. Poi la tragedia. Molte donne si ritrovarono vedove con i bambini da sfamare e con la disperazione economica ed umana da affrontare. Solo la generosità dei minatori sopravvissuti e qualche elargizione statale consentì di superare l’immediatezza degli eventi. Poi più nulla. Rimase un cimitero, improvvisamente divenuto troppo piccolo, con le lapidi e i nomi dei minatori. Una di queste recita: "Marion Pernice born Oct. 26. 1980 – died Aug. 14. 1923”. Marion sta per Mariano e la data di nascita è sbagliata solo nell'anno: non 1890 ma 1889. Infatti Mariano Pernice nacque, il 26 ottobre del 1889, in via San Vito a San Ninfa, da Stefano (all’epoca 36 anni) e Maria Padalino (29 anni). I suoi genitori si erano sposati il 21 marzo del 1880. Mariano giunse ad Ellis Island, sulla nave “Cretic”, il 2 novembre del 1907. Un’agenzia lo inviò immediatamente nel Wyoming dove fu assunto come minatore dalla “Kemmerer Coal Company”. Poi il 14 agosto del 1923 la tragedia. Finì così il “sogno americano” per rincorrere il quale Mariano aveva lasciato la Sicilia. Lasciò un bambino e la giovane moglie, di 17 anni, incinta. La ragazza, nella tragedia, oltre al marito perse anche il padre, un cugino e uno zio. Chissà, ci chiediamo noi ringraziando gli "Ambasciatori della fame" di Pescara per averci trasmesso questo ricordo che ha le radici nel nostro territorio, cosa ne è stato dei discendenti di questo giovane siciliano e dei suoi parenti rimasti al paese. Ci sarà una continuazione a questa storia ?

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