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Trapani, Mostra di Pia Marchingiglio

28 Novembre 2012 09:24, di Niki Mazzara
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Trapani, 28 Novembre 2012- Si inaugura Venerdì 7 Dicembre, presso i Magazzini dell’Arte Contemporanea, la mostra di pittura Alfabeta, ad opera di Pia ...

Trapani, 28 Novembre 2012- Si inaugura Venerdì 7 Dicembre, presso i Magazzini dell’Arte Contemporanea, la mostra di pittura Alfabeta, ad opera di Pia Marchingiglio. Curatore della mostra  è Alfonso Valentino Casalini. I dipinti in mostra, uno per ogni grafema del nostro alfabeto, formano l’ultima serie di lavori dell’artista trapanese che declina il tema dell’alfabeto in modo da offrire molteplici suggestioni: si parte dalla constatazione della serialità per esprimere il concetto di un divenire, passando alla riflessione sul calcolo combinatorio attraverso il quale 21 piccoli segni (le lettere, così come i dipinti) sono in grado di evocare le sensazioni più profonde del nostro essere (dall’amore al senso di infinito). Ma la scelta dell’alfabeto è anche un chiaro richiamo ai componenti costitutivi, una riflessione che ha come centro del proprio indagare gli elementi che ci contraddistinguono in quanto esseri umani. Questo richiamo alle origini, questo scrutare attraverso quanto di ancestrale è ancora presente nelle nostre esperienze quotidiane, è espresso attraverso la cifra stilistica che caratterizza le opere di questa serie: i toni predominanti sono infatti l’ocra rossa e il nero, i colori utilizzati per la realizzazione dei primi graffiti. A questo si aggiunga la scelta dei soggetti evocati con l’uso di simboli ripetuti, come i suoni nei mantra, con i quali l’artista condivide l’intenzione di generare nell’osservatore una trasformazione spirituale. Questo processo di trasformazione attraverso il pathos che le opere di Pia Marchingiglio sono in grado di suscitare è la chiave di lettura ultima dell’esposizione: Alfabeta, infatti, si traduce in una serie di dipinti in grado di sedurre sia gli amanti dell’arte che i profani, con l’utilizzo di una struttura compositiva che ammicca alla cultura pop ma che ne riadatta i principi alle necessità emergenti del nostro tempo. Chi è Pia Marchingiglio? Nata a Trapani nel 1965, città in cui ha vissuto fino al 1983, anno in cui si è trasferita a Roma dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti - allora diretta da Toti Scialoja - conseguendo il diploma di laurea in Pittura. Durante gli anni di frequenza all’Accademia, ha ricevuto commissioni per la realizzazione di opere pittoriche sia da privati che da aziende (tra tutte, la Banca Popolare di Milano). In questo periodo espone in diverse occasioni presso varie organizzazioni artistico-culturali dislocate in tutto il Paese: Galleria di Ripetta ed ex Stabilimenti Peroni, a Roma, Biblioteca Comunale di Perugia, Centro Servizi Culturali del Comune di Trapani, Dal Dicembre del 2003 ha nuovamente iniziato ad esporre con la personale organizzata presso i Mulini di San Cusumano, ad Erice mare. Dell’Agosto del 2006 è l’esposizione all’ex Convento di San Carlo, ad Erice. L’ultima esposizione nel dicembre 2010, in occasione della personale “Due mani di pittura (... e altri utili accorgimenti)” patrocinata dalla Fondazione Pasqua 2000, che ha trovato splendida cornice nella Chiesa degli Artisti, nel centro storico di Trapani. Il luogo della esposizione. La galleria Magazzini dell'arte Contemporanea Trapani nasce nel 2008 da un'idea di Antonio Sammartano e Franco Mazzucchelli. Le attività che si sono susseguite dalla sua fondazione hanno fatto sì che i Magazzini dell’arte Contemporanea Trapani si imponessero sul territorio non come una galleria d’arte che si limita ad essere mero spazio fisico, ma come una vera e propria agorà in cui promuovere e favorire la circolazione di idee e dare vita a stimoli culturali. I fondatori hanno perseguito, sempre, lo scopo di promuovere, programmare e organizzare iniziative culturali e manifestazioni artistiche che vedessero il coinvolgimento attivo della popolazione, attivando collaborazioni con artisti, critici e altre gallerie o associazioni culturali italiane e internazionali interessate alle forme estetiche dell'arte contemporanea. Per colmare il divario che a volte separa alcune sfere di popolazione dalle espressioni dell’arte contemporanea, i promotori della galleria hanno, con il tempo, sviluppato un format che si pone come un ponte diretto tra i propri visitatori, l’arte e i suoi protagonisti, stimolando un continuo confronto con gli artisti per esplorare attraverso la conversazione tutte le dimensioni in cui l’arte del nostro tempo si manifesta: dalla genesi di un’opera alle evoluzioni stilistiche dei singoli artisti, fino ad arrivare a riflessioni sulle contaminazioni dei linguaggi espressivi.

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