Valorizzare la Tonnara Florio a Favignana
Effettuata la quarta campagna di rilevamento del sito
Ă possibile monitorare lo stato strutturale e ambientale di un luogo fortemente identitario per il territorio, quale l'antica Tonnara di Favignana âex stabilimento Florioâ, rilevarne e risolverne le criticitĂ e migliorarne la fruizione attraverso un processo di valorizzazione moderno e sostenibile che restituisca l'heritage e garantisca la fruizione a fini turistico-culturali della struttura?
Su questi interrogativi si è svolta negli scorsi giorni a Favignana, presso lâex Stabilimento âFlorioâ, la quarta campagna di rilevamento nellâambito del progetto di ricerca âIDEHA, - Innovazioni per lâelaborazione dei dati nel settore del Patrimonio Culturaleâ, finanziato dal Ministero dellâUniversitĂ e della Ricerca attraverso il Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020. Il progetto, che vede il Consiglio Nazionale delle Ricerche come ente capofila è coordinato dallâIstituto di Scienze del Patrimonio Culturale della sede di Catania (ISPC-CNR), e si pone come obiettivo la individuazione di metodi innovativi e sostenibili di conoscenza, conservazione, fruizione e governance partecipata dei beni museali.
âEdificato sullâIsola di Favignana, nell'arcipelago delle Egadi, durante la seconda metĂ del XIX secolo per la lavorazione e conservazione del tonno sottâolio, lâex âStabilimento Florioâ - evidenzia Roberto Garufi,  direttore del Museo regionale A. Pepoli di Trapani, che ne ha la gestione - è un sito che offre l'opportunitĂ di studiare un modello complesso di gestione innovativa di un bene culturale. Il progetto di ricerca condotto dallâISPC-CNR in collaborazione con UniversitĂ , imprese e stakeholders locali, ci permetterĂ di immaginare una gestione innovativa del bene sia sotto il profilo del monitoraggio del bene che della elaborazione di una nuova strategia di valorizzazioneâ.
La ricerca, coordinata da Giuseppe Cacciaguerra dell'ISPC-CNR di Catania si pone, infatti, l'obiettivo di sviluppare metodologie e strumenti innovativi per la gestione programmata e la conservazione preventiva del monumento attraverso lâacquisizione, lâintegrazione e l'elaborazione di dati derivati dal monitoraggio strutturale ed ambientale, da applicazioni di computer vision per la sorveglianza, nonchĂŠ da analisi dello stato di conservazione attraverso tecniche di acquisizione fotogrammetriche e multispettrali. I dati rilevati nel corso della ricerca saranno integrati e gestiti da una piattaforma GIS (Geographical Information System) che fornirĂ uno strumento utile alla gestione del sistema di manutenzione del monumento.
Allo stesso tempo le gallerie immersive e i prodotti multimediali sulla storia e la vita quotidiana dellâex âStabilimento Florioâ della Tonnara di Favignana proporranno ai visitatori, attraverso specifiche linee di storytelling, il racconto del microcosmo culturale e sociale che ruotava intorno alla pesca del tonno e a questo specifico stabilimento.
âIl programma di ricerca â afferma Costanza Miliani, Direttrice ISPC-CNR e responsabile scientifica del progetto IDEHA â contribuisce a innovare il processo di conoscenza, valorizzazione e gestione di uno dei principali complessi di archeologia industriale per lavorazione del tonno del Mediterraneo con interessanti prospettive di cooperazione con altri Paesi europei e del Nordafrica. Il sito dellâex Stabilimento Florio della Tonnara di Favignana costituisce uno straordinario laboratorio di sperimentazione per attivitĂ di ricerca interdisciplinari ed intersettoriali che sostengono la transizione digitale nel management culturale a favore del cultural sustainabilityâ.
âLâeccezionale valore culturale dellâex Stabilimento Florio â sottolinea l'assessore dei Beni Culturali e dell'IdentitĂ siciliana, Alberto SamonĂ Â â impegna da due decenni lâAmministrazione Regionale in un programma di interventi di restauro ancora non concluso, e che riguarderĂ a breve i macchinari e le aree retrostanti e quelle prossime allâimbarcadero. Nello stesso tempo le campagne di indagini subacquee condotte dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, continuano ad arricchire la splendida collezione di rostri ed elmi della Battaglia delle Egadi, impreziosendo i percorsi espositivi popolati da testimonianze archeologiche del mare, collezioni fotografiche dâautore e installazioni di arte contemporanea. Il Progetto condotto dal CNR ci offre preziosi strumenti e interessanti dati informativi su un luogo molto importante per la storia economica e culturale della Sicilia, per attuare un programma di gestione efficace che ci consenta di effettuare una corretta manutenzione e gestione sia della struttura che del patrimonio immateriale custoditoâ.
Realizzato intorno al 1860 e successivamente ampliato e monumentalizzato tra il 1881 e il 1886 dallâarchitetto Filippo La Porta su incarico della famiglia Florio, il complesso industriale dell'ex Tonnara è rimasto in funzione sotto la guida della famiglia Parodi fino agli anni â70 del XX secolo. Lo stabilimento era stato strutturato in maniera da gestire tutte le fasi di produzione, dalla pesca del tonno alla lavorazione, cottura e inscatolamento, secondo un modello di produzione industriale, con lâimpiego di vasta manodopera (fino a 800 persone impiegate contemporaneamente) locale specializzata. Lâimpulso dato dalla famiglia Florio allâattivitĂ industriale fu notevole e portò allo sviluppo di sistemi innovativi sia nellâorganizzazione della filiera produttiva che nellâideazione di nuove modalitĂ di conservazione in recipienti di latta. Si tratta, pertanto, di una struttura architettonica particolarmente complessa e vasta, intorno alla quale ruotava gran parte della vita della comunitĂ locale e per tali ragioni carica di profondi valori identitari.
Lâex Stabilimento, che è stato acquisito dalla Regione negli anni â90 del secolo scorso, dopo lâesteso restauro condotto tra il 2006 e il 2008, è stato rifunzionalizzato ed appare oggi come un contenitore museale che testimonia l'antico uso della tonnara e il processo produttivo. I profondi valori culturali, tangibili e intangibili, racchiusi nellâedificio sopravvivono, musealizzati, in un contesto sociale ed economico profondamente trasformato, mentre la posizione costiera rende la struttura un patrimonio culturale e architettonico âfragileâ, in relazione ai rischi geomorfologici e ambientali. Proprio riguardo a questi aspetti si inseriscono le attivitĂ di ricerca condotte dallâISPC-CNR in collaborazione con lâIstituto per i Processi Chimico-Fisici del CNR, lâUniversitĂ di Palermo, le aziende Engineering SpA, Demetrix Srl, 2038 Innovation Company, che si stanno attuando in collaborazione diretta con il Museo Regionale âA. Pepoliâ di Trapani.
Grazie allâattivo coinvolgimento dellâUniversitĂ di Siena, del Museo Regionale âA. Pepoliâ di Trapani, del Comune di Favignana e dellâArea Marina Protetta delle Isole Egadi, le attivitĂ di ricerca affrontano i temi dell'organizzazione e del management museale in un'ottica integrata che si ispira al concetto di governance condivisa e partecipata, individuando elementi utili a definire un modello di business capace di attivare nuove opportunitĂ di sviluppo sostenibile.
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