Ballottaggio, Savona prova a "smontare" la tesi del quorum
Il candidato sindaco del PD Piero Savona difende, anche in punto di diritto, la possibilitŕ di essere eletto al ballottaggio, di cui al momento resta ...
Il candidato sindaco del PD Piero Savona difende, anche in punto di diritto, la possibilità di essere eletto al ballottaggio, di cui al momento resta l'unico protagonista, e lo fa inviando una nota alla Commissione elettorale e agli uffici dell'Assessorato regionale agli Enti Locali nella quale afferma che "qualora al ballottaggio, per rinunzia alla candidatura oltre i termini partecipi un solo candidato a sindaco, l’elezione prescinde dal doppio quorum previsto dall'articolo 40 del D.P.Reg. n° 3/1960 e dal comma 9 dell'articolo 9 della legge regionale 26/08/1992". Savona prosegue affermando che "parificandosi l’esclusione di cui al comma 4-bis alla rinunzia ex L.R. 26/08/1992 intervenuta successivamente, dovrebbe ritenersi che al ballottagio subentri il candidato che abbia ottenuto in graduatoria il maggior numero di voti". Secondo il candidato sindaco "tali soluzioni avrebbero, tra l’altro, il pregio di evitare dal porre nel nulla la competizione già svolta al primo turno e, nel contempo, assicurare il governo dell’ente locale da parte di organi legittimamente eletti. Del resto, se così non fosse, si consentirebbe una evidente quanto inammissibile interferenza sulla volontà popolare e sul legittimo e regolare svolgimento della competizione elettorale. Infatti, si legittimerebbe che uno dei candidati ammessi al ballottaggio possa anteporre, di fatto e sfruttando l’incertezza e lo scarso coordinamento delle norme, la propria volontà a quella dell’intero corpo elettorale ed anche del legislatore, annullando, con il proprio inusuale comportamento, non solo il risultato del primo turno, ma vanificando, altresì, ancora prima del suo espletamento, l’esito del secondo turno, in relazione al quale, per come è ormai noto, la percentuale dei votanti si assottiglia a tal punto da rendere facilmente prevedibile il non superamento del quorum della metà più uno degli aventi diritto al voto". Savona segnala che "in definitva, si consentirebbe ad un singolo soggetto di alterare, a suo piacimento ed insindacabile convincimento, la competizione elettorale" e chiede di "convalidare l’esito del secondo turno e di proclamare eletto all’esito del secondo turno elettorale lo scrivente candidato, ovvero ed in subordine di indire il turno di ballottaggio con il candidato giunto terzo al primo turno, ovvero in caso di sua rinunzia con i candidati seguenti in ordine di voti". Quanto alla questione della presunta ineleggibilità in quanto direttore dell'Iacp, Savona bolla le voci circolate  come "menzogne artatamente messe in giro per gettare discredito su l’unico candidato rimasto per il ballottaggio" del prossimo 25 giugno”. “Questi pettegolezzi offendono l’intelligenza dei cittadini trapanesi – conclude – che sono stanchi di continue polemiche e che sanno quali scelte compiere per il bene della propria città , contro chi la utilizza solo un proprio giocattolo”.
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