Carte di credito false, sette indagati

Sono sette, tra commercianti e imprenditori incensurati più un pregiudicato, gli indagati dalla Procura di Marsala con l'accusa di aver utilizzato fra...

Sono sette, tra commercianti e imprenditori incensurati più un pregiudicato, gli indagati dalla Procura di Marsala con l'accusa di aver utilizzato fraudolentemente carte di credito false o contraffatte. L'indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di Finanza, è coordinata dal Procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito. I sette, a cui è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, sono Vincenzo Messina, 56 anni, titolare di un negozio di autoricambi, Vincenzo Pocorobba, 41 anni, e Michael Sammartano, 27 anni, soci nella "Terrazzi e Giardini", tutti di Marsala, Francesco Salvatore Giacalone e Bartolo Bonafede, della cooperativa agricola "Bella Sicilia" di Petrosino, Alessandro Stallone, 41 anni, di Campobello di Mazara, titolare di un'attività di commercio ambulante di capi di abbigliamento, e Alessio Amoroso, 33 anni, pregiudicato, di Palermo. Secondo l'accusa, commercianti e imprenditori per "sanare" le transazioni fraudolente effettuate con le carte di credito false, hanno simulato cessioni di beni. Gli uomini delle Fiamme Gialle, però, sono riusciti a smascherarli effettuando verifiche sugli scontrini fiscali - che risultavano emessi dopo gli orari di chiusura degli esercizi commerciali - e sulle fatture, emesse nei confronti di soggetti inesistenti e di imprese non più in attività. L’indagine si è conclusa proprio in occasione dell'entrata in vigore del decreto legislativo che prevede l’obbligo per imprese, lavoratori autonomi e professionisti di dotarsi di Pos per consentire ai clienti di pagare con moneta elettronica, assicurando, in tal modo, la tracciabilità dei pagamenti.

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