In lutto l'automobilismo trapanese: morto Benny “Nitto” Rosolia
Se ne č andato da solo, in silenzio, non annunciato dal rumore delle sue auto come faceva in gara. Benedetto “Nitto” o “Benny” Rosolia stamane č stato...
Se ne è andato da solo, in silenzio, non annunciato dal rumore delle sue auto come faceva in gara. Benedetto “Nitto” o “Benny” Rosolia stamane è stato trovato morto nella sua abitazione di Marsala dal fratello che non aveva avuto notizie. Rosolia, 69 anni il primo gennaio scorso, è uno dei nomi “mitici”dell’automobilismo in salita, pilota che a negli anni 80 e 90 si è imposto all’attenzione nazionale vincendo diverse cronoscalate. Ultimo dei trapanesi a vincere una Monte Erice, ha tagliato per primo il traguardo in quella che riteneva la sua gara di casa per sei volte, nel 1982, 1983, 1984, 1986,1987 e 1989, mentre quattro sono i suoi successi alla Cefalù Gibilmanna, nel 1982, 1984, 1986 e 1988. Inizia a correre nel 1971 e nella sua attività agonistica è stata alla guida di diverse auto, tra cui una Fulvia Hf, una Fulvia Zagato, la Bellasi 1000, una Chevron 1300, una Osella 1600 passando poi alle Osella 2000, ultima in ordine di tempo la Pa3 nera con motore Bmw preparato da Armaroli. Rifiutò di passare al professionismo quando Dallara, dopo averlo visto provare a Fiorano, gli chiese di lavorare con lui. Soddisfazione enorme per lui nel 1983 a Varano, dove durante una prova dell’europeo di Formula 2 stabilisce il record assoluto del circuito, così come il secondo posto, alle spalle di Mauro Nesti, il toscanaccio emblema delle cronoscalate, alla cronoscalata di Gubbio, allora valevole per il campionato europeo, nel 1987. Andava in giro per l’Italia accompagnato dal fido meccanico Ignazio Cusumano, palermitano, con cui rendeva impeccabili le vetture che guidava. Tra le sue vittorie anche gare in circuito a Perguisa, Vallelunga e Varano. Ritiratosi dalla attività sportiva (un timido tentativo di farlo rientrare alla Monte Erice venne effettuato nel 2008, ma non sortì effetto) Benny Rosolia rimase nel mondo delle macchine che dopo le soddisfazioni gli diedero anche l’amarezza di un arresto in quanto fu coinvolto in una vicenda di ricettazione legata proprio alla compravendita di auto. Ora se ne è andato in silenzio. Ma resterà di lui il rombo del motore delle sue auto, la sua rivalità sportiva con l’amico catanese Enrico Grimaldi, il “principe”, il suo sorriso e la sua gioia nelle tante gare vinte. I funerali si terranno lunedì 14 maggio alle ore 10 a Marsala presso la Chiesa San Francesco di Paola in corso Calatafimi mentre domani la salma sara' presso la chiesa del Collegio
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