Carcere. Associzione Nessuno Tocchi Caino: "Situazione dei reclusi critica"
Tra i reclusi molti dovrebbero stare in comunità o carceri con l'articolazione trattamento salute mentale
L'associazione “Nessuno tocchi Caino” ieri ha visitato il carcere Pietro Cerulli di Trapani per verificare la situazione dei reclusi dopo la visita del 21 febbraio scorso. “Di positivo – sottolineano i rappresentanti dell'associazione - c'è solo l'attacco delle condutture all'acquedotto. Per il resto vi sono stati peggioramenti per quanti riguarda i servizi sanitari (in particolare nel mese di maggio per l'assenza pomeridiana del medico) e permane l'indecenza della sezione isolamento. Molti i casi di chi dovrebbe stare in comunità o in carceri con l'articolazione trattamento salute mentale. Il caso che ci ha colpito di più quello di un ragazzo di colore appollaiato sul tavolo, avvolto da una coperta in una cella piena di feci con l'urina che esce dalla porta e arriva in corridoio. È chiuso lì, in una cella buia dell'isolamento, rinchiuso in uno stato catatonico”. E poi conclude: “L'aspetto positivo di questa visita è che c'era pure un giudice, il dott. Mauro Cantone”. Le criticità riscontrate saranno segnalate al Capo del DAP. Presente Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Sergio D'Elia di NESSUNO TOCCHI CAINO, gli Avvocati Andrea Miceli e Domenico Laurino del Foro di Trapani, Francesca Frusteri Avvocati del Foro di Marsala.
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