Migranti, controlli a tappeto

I carabinieri di Mazara e Castelvetrano continuano a passare al setaccio l'ex cementificio e l'ex oleificio dopo l'operazione di sgombero

I carabinieri di Mazara del Vallo e Castelvetrano non abbassano il livello di guardia e proseguono, senza soluzione di continuità, nell'attività di prevenzione e repressione dopo lo sgombero dell'ex cementificio Calcestruzzi Selinute, dove sono stati rinvenuti ciclomotori, biciclette e altro materiale di provenienza furtiva.  Dopo lo sgombero alcuni stranieri hanno trovato rifugio nel campo di accoglienza realizzato all’interno dell’ex oleificio di “Fontane D’Oro”, in cui sono state installate alcune casette donate dall’UNHCR. I Carabinieri hanno continuato a svolgere numerosi servizi di controllo nella zona al fine di garantire il rispetto della legalità. Solo nelle ultime settimane, infatti, i militari dell'Arma hanno arrestato tre stranieri e ne hanno denunciati quattro, tutti dimoranti presso l’ex oleificio di Campobello di Mazara, per numerose ipotesi di reato.
In particolare, i carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, ritengono di aver raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti di alcuni stranieri dimoranti nel campo e che non sono risultati lavoratori stagionali, per rapina, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, per porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere, per invasione di terreni, nonché per furti aggravati.

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