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Trapani | Cronaca

Carceri di Trapani, trasferiti 14 detenuti

14 Ottobre 2023 09:07, di
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Erano rimasti coinvolti nella rivolta scoppiata al Pietro Cerulli

Dopo la rivolta alle carceri di Trapani che ha devastato un'intera sezione, scattano i primi provvedimenti. Quattordici detenuti coinvolti nei disordini saranno trasferiti. “Il trasferimento dei rivoltosi – dice Gioacchino Veneziano, leader regionale della UilPa - non è la soluzione del problema dei detenuti facinorosi, ma è l'unica arma che abbiamo per disinnescare le bombe penitenziarie”. I danni sono ancora da quantificare come per il momento sono sconosciute le cause che hanno provocato la rivolta.

“Il personale di polizia penitenziaria richiamato in servizio – aggiunge il sindacalista - sta operando con grande professionalità per predisporre il trasferimento dei rivoltosi in altre carceri, evidenziando che il direttore Fabio Prestopino non ha mai lasciato da solo il personale, guidandolo in tutte le fasi, anche quelle le più delicate e pericolose, esponendosi in prima persona con i  rivoltosi”. Non è la prima volta, però, che si verificano episodi del genere. 

“La Polizia Penitenziaria è stanca di subire le violenze dei detenuti, anche perché siamo ad un punto di non ritorno e ribadiamo – insiste Gioacchino Veneziano -  che il solo trasferimento dei rivoltosi non risolve il problema perché lo sposta inevitabilmente in altre carceri, per questo che chiediamo la predisposizione di sezioni speciali per quei detenuti che vogliono partecipare all'opera di recupero e reinserimento”. “Siamo certi – l'esponente sindacale - che il sottosegretario Andrea Delmastro, il capo del Dipartimento Giovanni Russo e i vertici del Dap predisporranno atti per dare la giusta gratificazione alle donne e agli uomini della polizia penitenziaria che gestiscono questi eventi critici con grande professionalità, non guardando né l'orologio e neppure l'incolumità fisica, respingendo addirittura le provocazioni psicologiche dei detenuti, sicuramente forti dal fatto che hanno capito che attualmente la polizia penitenziaria non è attrezzata per contrastare la violenza dilagante nelle carceri”. 

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