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Cessione del quinto sulla pensione: quando richiederla?

10 Novembre 2023 10:18, di Eros Santoni
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Possono essere diverse le occasioni nelle quali si può avere a che fare con spese che, preventivate o meno, potrebbero intaccare in modo eccessivo la propria scorta di liquidità. Questo può succedere alla maggioranza delle persone, ma è indubbio che il problema può risultare più pesante nel caso dei pensionati, una categoria che molto spesso ha come unico introito l'assegno pensionistico.

In queste circostanze è sicuramente possibile prendere in considerazione l’idea di un prestito personale non finalizzato sotto forma di cessione del quinto della pensione, una tipologia di finanziamento prevista per legge e molto diffusa nel nostro Paese. Illustriamone quindi le principali caratteristiche.

Cos’è la cessione del quinto sulla pensione?  La cessione del quinto sulla pensione è una delle due forme di cessione del quinto (l’altra è quella sullo stipendio). La denominazione di questo particolare prestito fa riferimento al fatto che la rata mensile con la quale si rimborsa il prestito non può avere un importo che superi il 20% (un quinto) dell’importo della pensione mensile netta. Questo limite massimo (è possibile richiedere anche un prestito con una rata percentualmente inferiore) è una forma di tutela per il debitore: si vuole infatti impedire che questi si trovi ad affrontare uscite di denaro che eccedano la sua capacità di rimborso creandogli difficoltà finanziarie. Questa particolare forma di prestito è pensata per i titolari di pensioni INPS (comprese quelle ex INPDAP) e di altri enti previdenziali. Tipicamente è possibile richiedere un prestito fino a 75.000 euro e con una durata variabile dai 2 ai 10 anni. Una caratteristica importante della cessione del quinto sulla pensione è l’obbligatorietà della stipula di una polizza vita. Con questo obbligo, al quale non sono concesse deroghe, il legislatore ha voluto fornire una tutela sia alla famiglia del pensionato nel caso in cui si verifichi il decesso di quest’ultimo prima della restituzione totale del prestito, sia alla banca che ha erogato il prestito: il debito residuo infatti sarà interamente saldato dalla compagnia assicurativa. La cessione del quinto sulla pensione è quindi un prestito caratterizzato da estrema sicurezza. Il versamento delle rate mensili non viene effettuato direttamente dal pensionato tramite addebiti sul proprio conto corrente, bensì dall’ente previdenziale che versa l’importo dovuto alla banca trattenendolo dal cedolino pensionistico. Vale la pena ricordare che la cessione del quinto della pensione è un prestito a tasso fisso a rata costante; ciò significa che a prescindere dalle oscillazioni di mercato (riduzioni o aumenti del costo del denaro), il tasso di interesse non subirà modifiche per tutta la durata del finanziamento e tutte le rate, dalla prima all’ultima, avranno il medesimo importo. Per questo tipo di prestito è prevista la facoltà di estinzione anticipata.

Come si effettua la richiesta? La richiesta della cessione del quinto sulla pensione non è particolarmente complessa. Di norma, fatte salve alcune differenze tra un istituto e l’altro, è sufficiente presentare alla filiale della banca la seguente documentazione:
- un documento di identità in corso di validità;
- la tessera sanitaria (che riporta il codice fiscale del richiedente); gli ultimi due cedolini della pensione; la certificazione unica (CU);
- il certificato di pensione;
- il certificato di quota cedibile.
Quest’ultimo è un documento rilasciato dall’ente previdenziale che indica l’importo massimo che è possibile utilizzare per la richiesta della cessione del quinto.

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