Giro di vite contro gli incendiari a Trapani, tre i fermi dei carabinieri

In Procura attivo un pool investigativo sugli incendi boschivi

Un operaio stagionale della Forestale.  Un recidivo. Un pastore. I carabinieri fanno luce sugli incendi divampati, quest'estate ad Alcamo, Custonaci e Paceco, arrestando i responsabili, residenti nei comuni in preda alle fiamme.  
Due ora sono agli arresti domiciliari. Il terzo, invece, è finito in carcere. I tre attendevano le giornate di Scirocco per entrare in azione, realizzando i punti di innesco in terreni incolti sia di proprietà privata, sia comunale, con l'obiettivo di arrecare maggiori danni possibili.
L'operaio forestale sarebbe il responsabile dell'incendio che ha interessato contrada Costa, nel territorio di Alcamo. Il rogo, divampato, lo scorso mese di agosto, ha ridotto in cenere 12 ettari di terreno, minacciando di aggredire le abitazioni circostanti. Uomini della Forestale e vigili del fuoco hanno impiegato sette ore per completare le operazioni di spegnimento. Ad incastrare il piromane le telecamere di abitazioni private che lo hanno immortalato mentre si allontanava dalla zona a bordo della propria auto. L'operaio è entrato in azione un'ora prima di prendere servizio.
Ad appiccare il fuoco tra le vie Dante Alighieri e piazza Campicello, a Custonaci, un 49 enne del posto con alle spalle precedenti di polizia per reati specifici. L'uomo è stato notato da un testimone mentre lanciava dal finestrino dell'auto un oggetto che finito tra le sterpaglie causava l'innesco dell'incendio. Ora è in carcere
Sarebbe stato, invece, un pastore il responsabile dell'incendio divampato, lo scorso mese di ottobre, in due distinti punti della Riserva delle saline di Trapani e Paceco, riducendo in cenere un ettaro di macchia mediterranea. Il piromane è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre si allontanava in sella ad una Vespa dopo aver appiccato il fuoco
 

© Riproduzione riservata