Corruzione Aspide. Interrogazione all'Ars del deputato Chinnici su vicenda Sparaco
Il funzionario dell'Asp ancora a capo di un progetto da un milione di euro
Antonino Sparaco, funzionario dell'Asp coinvolto nell'ambito dell'indagine sulla corruzione nella sanità trapanese ed attualmente ai domiciliari, è ancora a capo di un progetto da un milione di euro. Il caso è stato trattato dal deputato regionale del Pd Valentina Chinnici con un'interrogazione all'Ars.
«Si chiede al Governo di comunicare, con urgenza, i motivi che stanno determinando l’inerzia a non emettere alcun atto consequenziale al coinvolgimento del dottor Sparaco nell’inchiesta Aspide». È quanto la deputata del Pd all’Assemblea regionale siciliana, con un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da tutti i deputati del Pd, al presidente della Regione, Renato Schifani, e agli assessori alla salute e alle politiche sociali. «Al fenomeno migratorio sono stati destinati dallo Stato fondi ingenti - si legge nell’interrogazione - con i quali è stato finanziato, fra gli altri, il progetto Icare2 che prevede la cooperazione della regione siciliana con le altre regioni. Tali fondi risultano necessari per la gestione e la valorizzazione del fenomeno migratorio». «Il 7 novembre- continuano - il presidente della Regione Siciliana ha delegato a Sparaco, nella sua qualità di direttore facente funzione dell’Uoc Centro salute globale dell’Asp di Trapani, ogni potere a compiere tutte le attività necessarie alla corretta presentazione, esecuzione e rendicontazione della proposta progettuale Icare2». «L’Asp di Trapani - prosegue l’atto ispettivo - ha disposto la sospensione immediata per il dottor Antonino Sparaco a seguito del suo coinvolgimento nell’inchiesta che lo vede anche destinatario di misure cautelari, ma risulta ancora detentore di ogni più ampio potere a compiere tutte le attività necessarie alla corretta presentazione, esecuzione e rendicontazione delle proposte progettuali, nonché responsabile delle relazioni istituzionali con le altre regioni e con il ministero dell’Interno».
Gioacchino Oddo in qualità di direttore sanitario dell’Asp avrebbe favorito l’assunzione di Antonino Sparaco nell’incarico di direttore in sostituzione dell’Unità operativa Centro Salute globale. Secondo l’accusa, il direttore sanitario dell’Asp non avrebbe pubblicato il bando «in mancanza di profili oggettivi e soggettivi richiesti dall’ufficio risorse umane, favorendo la prosecuzione della direzione e la predisposizione della procedura concorsuale separata per agevolare la nomina». Inoltre Sparaco, «mediante timbratura del badge», avrebbe attestato false prestazioni lavorative fuori sede.Â
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