Covid/19. Un positivo tra i detenuti del carcere di Trapani
Tutti gli agenti che sono venuti in contatto con il recluso sono per fortuna negativi
Un detenuto arrivato alcuni giorni fa al carcere Pietro Cerulli di Trapani, proveniente da un'altra casa circondiariale della Sicilia, è risultato positivo al Covid/19. Il detenuto appena arrivato così come prevede il protocollo sanitario era stato messo già in quarantena prima di essere aggregato con gli altri reclusi. Dopo essere arrivato al detenuto è stato fatto il tampone rapido, ed è risultato positivo al test per il virus SARS-CoV-2. Tredici agenti di polizia penitenziaria che hanno avuto contatti più diretti con il detenuto, nel corso della traduzione, immatricolazione, e scorta all’interno del carcere sono stati messi immediatamente in isolamento fiduciario e sottoposti al tampone rapido, risultato per tutti negativo. Ha quindi funzionato il protocollo sanitario messo in atto all'interno della struttura carceraria di Trapani.
Ora il rappresentante regionale della Uilpa polizia penitenziaria, Gioacchino Veneziano chiede “La sanificazione di tutti i locali e dei mezzi di trasporto della polizia penitenziaria istituendo una programmazione con cadenza regolare, una protezione in più perchè si possa evitare la proliferazione del virus all'interno del carcere che come abbiamo visto non è immune.Un plauso – dice ancora Venezionano - dobbiamo farlo a chi ha gestito con grande professionalità la situazione e cioè la dottoressa Giovanna Re che sostituiva il direttore e il Provveditore provveditore regionale delle carceri siciliane Cinzia Calandrinoâ€.
Un altro tampone verrà effettuato nei prossimi giorni, mentre la stessa amministrazione ha allertato anche il personale del carcere di provenienza del detenuto e anche in questo caso i tamponi sono risultati per fortuna negativi.
“Presto – dice ancora Veneziano - il Dap, Presidente Dino Petralia riunirà i sindacati a Roma per rafforzare le misure anti covid19. C’è la necessità di mettere in sicurezza tutti gli ambienti della comunità carceraria: detenuti, loro familiari, avvocati, agenti, educatori, fornitori. E' urgente fare i tamponi a tutti i lavoratori così da individuare gli eventuali asintomatici. Poi serve un programma di formazione per il personale penitenziario per capire e acquisire coscienza su come affrontare la questione del contagio da covid19, in modo tale da per evitare allarmismi e scongiurare errori proceduraliâ€.
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