Crocetta sul Muos: "Ricorso al Tar infondato, difenderemo la salute dei Siciliani"
“Il ricorso al Tar da parte del Ministero della Difesa è totalmente infondato e non rispetta l'accordo col Governo nazionale". Questo il commento del ...
“Il ricorso al Tar da parte del Ministero della Difesa è totalmente infondato e non rispetta l'accordo col Governo nazionale". Questo il commento del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta dopo la notizia della decisione da parte del Ministero di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro la decisione del governo regionale di revocare le autorizzazioni concesse per la costruzione del dispositivo di difesa statunitense. "E' pacifico che, prima che possa realizzarsi qualsiasi impianto, debbano essere effettuati studi sull'impatto ambientale e sulla salute umana - continua Crocetta - se poi ci si riferisce al rispetto dei trattati internazionali, siamo completamente fuori strada. Non esiste infatti alcun trattato tra Italia e Usa sul Muos di Niscemi, c'è un accordo politico istituzionale che non ha valore di trattato e che pertanto non e' obbligatorio, ma attiene soltanto alle politiche delle buone relazioni". Crocetta invoca il diritto costituzionale alla salute di fronte al quale "anche gli accordi tra Stati assumono valenza minore". Il presidente della Regione si dice "dispiaciuto" che il Ministero della Difesa abbia fatto un "passo indietro" rispetto agli accordi raggiunti dalla Sicilia con il governo. "Difenderemo gli interessi dei siciliani - sottolinea Crocetta - e confido nella giustizia, poiché non si può imporre a nessun territorio, di accettare istallazioni di alcun tipo, senza garantire il rispetto e la tutela della salute umana”. Nel frattempo stamane si sono registrati ancora scontri davanti al presidio di contrada Ulmo a Niscemi. All'arrivo di un convoglio carico di militari e operai, destinato alla stazione satellitare, numerosi attivisti e alcuni anziani - uomini e donne - si sono stesi a terra per impedire il passaggio del mezzo. Gli agenti di Polizia li hanno sollevati da terra per permettere il transito del convoglio. Fra gli attivisti erano presenti anche Turi Vaccaro e Nicola Arboscelli che, qualche giorno fa, erano riusciti ad eludere la sorveglianza e ad arrampicarsi su una delle antenne in costruzione.
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