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D'Alì sospende campagna elettorale, la Procura chiede per lui soggiorno obbligato - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

D'Alì sospende campagna elettorale, la Procura chiede per lui soggiorno obbligato

18 Maggio 2017 12:37, di Ornella Fulco
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Richiesta la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per il senatore Antonio D'Alì, attualmente tra i candidati a sindaco per Trapani. Il provv...

Richiesta la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per il senatore Antonio D'Alì, attualmente tra i candidati a sindaco per Trapani. Il provvedimento della Dda di Palermo, notificato all'interessato dalla Polizia di Trapani, sarà discusso davanti alla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani. La prima udienza è fissata per il prossimo mese di luglio. Il procedimento era stato avviato già nel 2008. L'atto è stato consegnato ieri pomeriggio, giusto qualche ora dopo la chiusura del termine per la presentazione delle liste per le prossime amministrative. D'Alì, stamattina, si è recato a Roma per un incontro con i vertici di Forza Italia, probabilmente vedrà anche lo stesso Silvio Berlusconi. Nel settembre dello scorso anno il senatore di Forza Italia era stato assolto in appello dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per la contestazione di fatti avvenuti dopo il 1994. Per gli anni precedenti, invece, era scattata la prescrizione. La richiesta della misura di prevenzione di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno presuppone una considerazione di "pericolosità sociale" da parte dei magistrati sulla base di elementi raccolti a carico della persona. "La persecuzione giudiziaria continua! - ha dichiarato d'Alì - due volte assolto e nuovamente aggredito! Ieri, dopo appena un'ora dalla chiusura della presentazione della mia candidatura e delle liste per l'elezione a sindaco di Trapani, con tempistica cadenzata in maniera da precludere ogni alternativa, ho ricevuto una assolutamente imprevedibile ed ingiusta proposta di misura di prevenzione per obbligo di soggiorno nel comune di residenza da discutere nel prossimo mese di luglio. Al di là degli aspetti e degli esiti giudiziari, per me certi nella riaffermazione della mia colpita dignità, ma purtroppo anche nella lungaggine di un già patito calvario - prosegue d'Alì - il messaggio è inequivocabile: al di fuori del percorso elettorale democratico qualcuno vuole e può far sì che io non possa impegnarmi come sindaco nel far diventare Trapani la città civile ed all'avanguardia per la quale ho sempre disperatamente lottato". "Il continuo attacco alla mia dignità - prosegue il senatore e candidato sindaco - dovrebbe allarmare tutti, solo chi ha interesse a non vedere e capire può non chiamarlo una persecuzione che non trova la fine neppure dopo le sentenze di assoluzione. Persecutori e detrattori di un innocente da un lato, avversari senza speranza e adusi alle vie traverse dall'altro, ansiosi del potere in questa mortificata città potranno forse gioirne, e, se mai dovessero averne il consenso, si accomodino pure. Sento il dovere, in questo momento di sospendere ogni mia personale attività di campagna elettorale, torno amareggiato a Roma per onorare, come di consueto, il mandato parlamentare poiché ritengo che, pur essendo stato assolto da ogni accusa anche in appello, non potrei condurre le opportune iniziative con questo carico di infamia scaricatomi addosso! Già, io sarei "socialmente pericoloso"! Per mia sventura io sono solamente "politicamente da abbattere"! Lascio ogni valutazione  - conclude d'Alì - alla capacità di giudizio e di reazione dei Trapanesi, affido il prestigioso bagaglio di idee e di entusiasmo nelle mani del mio partito e di tutti i candidati del mio saldo schieramento e nel cuore delle donne, degli uomini e dei giovani che si sono già con me ufficialmente dichiarati, persone tutte di grandi e indiscutibili qualità morali ed intellettive, che meritano di poter godere del consenso elettorale dei cittadini trapanesi".

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