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Direttore dei lavori ai domiciliari, pretendeva 100 mila euro a titolo di tangente - Trapani Oggi

Cronaca

Direttore dei lavori ai domiciliari, pretendeva 100 mila euro a titolo di tangente

09 Novembre 2021 09:30, di Redazione
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L'attività di indagine è scattata dopo la denuncia di un imprenditore

I finanzieri del comando provinciale di Messina, nel corso delle indagini hanno accertao alcuni episodi commessi da un ingegnere che nell’ambito dei lavori di consolidamento di un costone roccioso a valle di via Cappuccini, oggetto di precedenti frane, abusando dei propri poteri ha tentato di convincere un imprenditore (incaricato dell’esecuzione di opere pubbliche destinate alla collettività) a commettere frodi contrattuali nei confronti dell’ente appaltante, pretendendo, dall'imprenditore rilevanti somme di denaro, beni ed altre utilità, per fini strettamente personali (in particolare, la corresponsione di oltre 100.000 euro a titolo di tangente).

I lavori, riguardavano la realizzazione di paratie in calcestruzzo. L’indagine lampo avviata poco meno di 4 mesi fa è scaturita dalla denuncia presentata alla guardia di finanza di Sant’Agata di Militello dall’imprenditore, che non ha voluto sottostare all’accordo.

Le modifiche “proposte” dall’indagato riguardavano la riduzione della lunghezza di alcuni tiranti in acciaio, che avrebbero consentito di generare delle economie di spesa ammontanti a circa 200.000 euro. Tale “risparmio”, secondo i propositi del direttore dei lavori, anziché essere riutilizzato nell’ambito dell’opera pubblica in corso di realizzazione, si sarebbe dovuto riflettere sul tornaconto personale dell’ingegnere e dell’impresa eventualmente compiacente.

Le investigazioni si sono sviluppate anche mediante intercettazioni telefoniche, ambientali ed operazioni di video-sorveglianza. Il direttore dei lavori, in definitiva, invece di porre in sicurezza un costone roccioso ad alto rischio idrogeologico, che, nel corso del tempo, è stato soggetto ad una serie di allarmanti movimenti franosi, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica e la stabilità delle infrastrutture (motivo per il quale l’Amministrazione comunale, in varie occasioni, ha dovuto procedere allo sgombero delle abitazioni maggiormente compromesse, con soluzioni tampone), ha cercato di sfruttare la sua posizione, in modo da trarne un consistente vantaggio personale.

L’ operazione conferma l’impegno delle Fiamme Gialle nell’ambito dell’attività a tutela della spesa pubblica anche attraverso il contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione, in tal modo contribuendo a garantire il regolare svolgimento degli appalti, in un quadro di rigorosa tutela degli interessi della collettività e della sicurezza pubblica.

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