Due nuovi arresti per l'omicidio Mirarchi
Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per Nic...
Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per Nicolò Girgenti, il 46enne vivaista marsalese accusato di essere l’autore dell’omicidio del maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi. Arrestato anche il 50enne pregiudicato Fabrizio Messina Denaro, di Castelvetrano. I due sono accusati di produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Secondo le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Marsala, avevano ideato e realizzato, insieme ad altri soggetti, la piantagione di marjuana nei pressi della quale fu ferito mortalmente, il 31 maggio dello scorso anno, il militare dell'Arma. Fabrizio Messina Denaro, noto come Elio, conosceva personalmente e da anni Girgenti dal quale acquistava piante che poi rivendeva nel chiosco antistante il Cimitero di Castelvetrano. Secondo gli investigatori fu lui a proporre al vivaista marsalese di cedere l’utilizzo delle serre a Francesco D'Arrigo che ne avrebbe curato in prima persona la coltivazione. Quest’ultimo fu immediatamente individuato e arrestato la notte dell’omicidio. A Girgenti fu  promesso un lauto compenso (un piccolo acconto e il grosso al termine raccolto) ma gli fu versata solo una minima parte e - secondo gli investigatori - questa circostanza lo aveva portato a sospettare che avrebbe avuto difficoltà ad incassare il denaro promesso. Presumibilmente è per tale motivo che la notte dell’omicidio, approfittando del fatto che la piantagione non era sorvegliata, si stava impadronendo delle piante di canapa. Per difendere il suo investimento, inoltre, come afferma il gip nel provvedimento cautelare, Girgenti non esitò a sparare nei confronti dei due carabinieri giunti sul posto, uccidendo Silvio Mirarchi. Nel corso delle indagini è emerso anche che il gruppo criminale che gestiva la piantagione insieme a Nicolò Girgenti aveva avanzato ai familiari di quest’ultimo una vera e propria richiesta di risarcimento per il danno procurato dal suo comportamento. L'uomo è stato raggiunto dal nuovo provvedimento restrittivo presso la Casa circondariale “San Giuliano” di Trapani dove è ancora detenuto - dopo che il gip ha respinto l'istanza di scarcerazione per l'accusa di omicidio - dallo scorso 22 giugno. Fabrizio Messina Denaro, invece, è stato catturato nella notte a Castelvetrano e trasferito al carcere trapanese a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
Il Consiglio comunale vota la decadenza di Fazio
Al via dal 25 febbraio al museo San Rocco il progetto "GAT-Giovani artisti del territorio" [VIDEO]
Rifiuti, ripreso il conferimento nella discarica di Borranea
Disfunzioni al "Sant'Antonio Abate": Fazio e CODICI chiedono intervento della Regione
La Pallacanestro Trapani batte Treviglio con un finale al cardiopalma
"Questo non č amore", iniziativa della Polizia contro la violenza di genere
Caso di meningite in una bimba di 5 anni, č fuori pericolo
I più visti
Operazione antidroga in queste ore a Trapani. Ci sarebbero almeno 4 arresti
Incidente mortale a Valderice questo pomeriggio, la vittima è Salvatore Lo Bue
Ritrovato senza vita Salvatore Mancuso
Rinvenuto in una abitazione di Valderice il cadavere di una donna
Operaio trapanese muore schiacciato al porto di Napoli. Era la sua ultima tratta