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Ex gruppo 6Gdo, ancora nessuna occupazione per i dipendenti del centro distribuzione - Trapani Oggi

Castelvetrano | Attualità

Ex gruppo 6Gdo, ancora nessuna occupazione per i dipendenti del centro distribuzione

07 Aprile 2016 18:32, di Niki Mazzara
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Ancora nessuna soluzione per i 77 lavoratori del Centro distribuzione dell’ex gruppo 6 Gdo per cui non si intravedono possibilitŕ occupazionali. A int...

Ancora nessuna soluzione per i 77 lavoratori del Centro distribuzione dell’ex gruppo 6 Gdo per cui non si intravedono possibilità occupazionali. A intervenire, ancora una volta, sono la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil di Trapani che esprimono "preoccupazione per il futuro dei lavoratori del Ce.di.” che, tra l’altro, dal prossimo mese di giugno e nei mesi a seguire completeranno la mobilità restando senza alcuna fonte di reddito. Mentre quasi tutti i lavoratori della rete di vendita sono stati ricollocati, per i lavoratori del Ce.di. non è stata trovata alcuna soluzione che consenta la loro riassunzione. “Le trattative in corso fino allo scorso luglio – dicono i segretari Anselmo Gandolfo della Filcams Cgil, Mimma Calabrò della Fisascat Cisl Palermo Trapani e Mario D’Angelo della Uiltucs Uil - non hanno sortito alcun risultato". La possibilità di affidare a terzi due edifici del centro distribuzione per destinarli all’accoglienza dei migranti che, da un lato, consentirebbe l’assunzione di alcuni lavoratori, non viene vista con favore dai sindacati perchè "taglierebbe fuori dal percorso lavorativo la maggioranza degli ex dipendenti”. Per la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil è “indispensabile che l’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati trovi soluzioni volte a garantire occupazione a tutti i lavoratori, nessuno escluso”. “Riteniamo - dicono Gandolfo, Calabrò e D’Angelo – che l’idea di utilizzare gli edifici come centro di accoglienza sia lodevole ma temiamo che società eventualmente interessate a rilevare il Ce.di. possano trovarlo appetibile solo se sfruttabile nel suo complesso”. I sindacati hanno chiesto al prefetto Postiglione, direttore dell’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di fissare un incontro per fare chiarezza sulle eventuali trattative in corso.

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