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Fanno passare per figlia loro la bimba di un'altra donna, ai domiciliari una coppia e la madre naturale - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Fanno passare per figlia loro la bimba di un'altra donna, ai domiciliari una coppia e la madre naturale

26 Luglio 2017 20:48, di Ornella Fulco
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I militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Trapani hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare, emesse...

I militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Trapani hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla gip del Tribunale di Trapani Caterina Brignone, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, in concorso, del reato di alterazione di stato, un reato che prevede da 5 a 15 anni di carcere. L’attività d’indagine ha consentito di ricostruire la vicenda che vede protagonisti una giovane coppia, residente in provincia di Trapani, e una donna. I tre, residenti a Marsala, sono stati posti ai domiciliari, con braccialetto elettronico. Nello specifico i due coniugi, impossibilitati ad avere figli, nel dicembre dello scorso hanno hanno avvicinato la donna, già madre di altri quattro figli e in procinto di partorire una bambina, proponendole di cedere loro la nascitura per la somma di 10mila euro. Dopo il parto, avvenuto all'ospedale "Sant'Antonio Abate", l’uomo e la madre naturale della bambina si sono recati presso l’Ufficio Anagrafe di Erice attestando falsamente che la bimba era loro figlia, nata al di fuori del rapporto di matrimonio dell’uomo. Gli accertamenti eseguiti dagli investigatori, avvalorati dalle risultanze emerse dalle intercettazioni eseguite, hanno consentito di appurare che la coppia aveva interrotto, senza motivo, un percorso formativo avviato presso un consultorio e finalizzato all’adozione di un bambino e avevano, invece, accolto nella loro abitazione la piccola nata dalla presunta relazione extraconiugale. Le testimonianze del personale medico e degli assistenti sociali che seguivano la coppia, corroborate dagli esami del DNA eseguiti dai Carabinieri del RIS di Messina, hanno permesso di accertare che il padre della bambina non era l'uomo che, d’intesa con la moglie, aveva pianificato di accogliere la neonata per realizzare il loro desiderio di avere un figlio.

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