Festa della Repubblica, Festa di condivisione
Il cielo torni “sempre più blu” sull’Italia
Un accostamento che magari le giovani generazioni non comprendono perché la memoria storica  è andata via via scemando e Leggere, purtroppo, non sembra essere tra le priorità della fascia di popolazione più giovane.
Per cui passano come omogenei messaggi che sono in contraddizione tra di loro. Un esempio? Da un lato la critica alla Resistenza individuandola come responsabile di chissà quali nefandezze o anche colorite espressioni di un uso “da carta igienica” del tricolore simbolo della Unità Nazionale, dall’altro la auto concessione della patente di patrioti, nazionalisti, etc.
Contraddizione accentuatasi in questi giorni di confinamento, ed ancora non del tutto sopite, ad opera di Presidenti Regionali che si credono Governatori del territorio (e di questo, come scritto in precedenza, la colpa è anche di Noi giornalisti) , aprendo e chiudendo confini che non esistono (e nel contempo lamentando se questa stessa operazione, ripeto, sbagliata, la fanno Stati sovrani).
La Repubblica Italiana, come scritto in modo fermo nella Costituzione, è UNA e INDIVISIBILE.
Il richiamo alla Unità ribadito dal Presidente della Repubblica nel suo discorso di ieri è rivolto a TUTTI. Quando il Presidente Mattarella ricorda che  “le dimensioni e la gravità della crisi, l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana, il dolore che ha pervaso le comunità colpite, hanno richiesto a tutti uno sforzo straordinario, anche sul piano emotivo” richiamando la classe politica "a tutti i livelli di governo ad una continua domanda di unità , responsabilità e coesione” sarebbe corretto che ognuno la interpretasse come un richiamo a sé, e non  all’altro, con un autoassolvimento da ogni peccato. Magari un momento in cui questa classe dirigente, a tutti i livelli,  sentisse forte in senso di appartenenza più alla Nazione che alla proprio parte politica.
Ecco che si tornerebbe a dare un senso forte ed emotivamente partecipato alla Festa della Repubblica.
PS. Oggi è l’anniversario della morte di Rino Gaetano. Per lui “il cielo è sempre più blu” è stata una canzone di speranza.
Ed era blu il cielo sopra Berlino quando l’Italia vinse i campionati del mondo di Calcio.
Guardiamo in alto e facciamo in modo che il cielo sopra questa nostra Nazione torni ad essere, per tutti, sempre più blu.
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