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GDF Ragusa-Operazione “DARK MONEY”. Avviso di conclusione indagine - Trapani Oggi

Cronaca

GDF Ragusa-Operazione “DARK MONEY”. Avviso di conclusione indagine

12 Ottobre 2021 08:28, di Redazione
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I dieci indagati in due anni avevano trasferito illecitamente 8 milioni di euro

I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Ragusa hanno notificato un avviso di conclusione indagini nei confronti di 10 cittadini extra-comunitari: sono accusati di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di intermediazione finanziaria, servizi di pagamento, rimessa di denaro ed utilizzo fraudolento di carte di credito. In due anni sono riusciti a trasferire illecitamente 8 milioni di euro in Tunisia.

Gli indagati avevano attivato carte di credito prepagate per il trasferimento di ingenti somme all’estero, anche centinaia di migliaia di euro attraverso piattaforme informatiche per disperdere così la tracciabilità dei flussi finanziari.

Le indagini sono iniziate nel 2017 e attraverso una specifica analisi operata dall’Unità di Informazione Finanziaria di Banca di Italia su un cospicuo numero di segnalazioni per operazioni sospette pervenute e raggruppate per omogeneità di anomalia, e che sono state oggetto di ulteriore approfondimento da parte del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma. Circa 200 i soggetti titolari di carte prepagate sulle quali operavano 1.300 persone, con 4.500 operazioni molto più che sospette, rilevate ma effettuate in diverse città italiane prevalentemente di confine. Il sistema utilizzato dagli indagati, tutti tunisini, era quello di trasferire ingenti somme di denaro con operazioni sotto soglia per evitare i controlli imposti dal sistema antiriciclaggio.

Gli indagati, avevano pianificato e messo in atto vari reati in materia bancaria e creditizia, avendo dato luogo alla sistematica offerta al pubblico di servizi di intermediazione finanziaria - specie presso la comunità di connazionali tunisini insediata nell’area  del Ragusano tra Acate, Vittoria, Scicli e Santa Croce Camerina dove la comunità tunisina è molto presente.

L'organizzazione si occupava della raccolta di denaro e cambio di valuta. L'attività come spiegano i finanzieri "consistite nel cambio tra le somme in euro vendute dal remitter al collettore ed il controvalore in dinari stabilito dai capi della associazione mediante deduzione dell’aggio calcolato sulla base della variazione dei tassi di cambio e della programmata rivendita della valuta in euro".

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