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I Carabinieri hanno festeggiato i 203 anni della loro storia [FOTO] - Trapani Oggi

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I Carabinieri hanno festeggiato i 203 anni della loro storia [FOTO]

05 Giugno 2017 11:06, di Ornella Fulco
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Trapani e la sua provincia costituiscono un contesto "pesantemente condizionato dalla pervasiva presenza della mafia che è sempre più protesa ad inser...

Trapani e la sua provincia costituiscono un contesto "pesantemente condizionato dalla pervasiva presenza della mafia che è sempre più protesa ad inserirsi nei settori criminali più redditizi, ad infiltrare gli ambienti delle Istituzioni, degli Enti locali, delle professioni e dell’imprenditoria, nella ricerca costante di connivenze che possano garantirle, al tempo stesso, arricchimento, impunità e consenso". Lo ha affermato il colonnello Stefano Russo, comandante provinciale dei Carabinieri, in occasione della tradizionale celebrazione per la fondazione dell'Arma. Dopo l'annullamento dei festeggiamenti, lo scorso anno, per onorare il sacrificio estremo del maresciallo Silvio Mirarchi, morto in seguito alle ferite riportate nel corso di una perlustrazione nelle campagne marsalesi, i Carabinieri del Trapanese sono tornati a celebrare l'anniversario, il 203°, della nascita dell'Arma e lo hanno fatto con una cerimonia svoltasi nella sede del Comando provinciale in via Orlandini alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose. Come ha annunciato il colonnello Russo all'inizio del suo discorso, proprio stamane, a Roma, i familiari del militare morto l'1 giugno 2016 ricevono la medaglia d'Oro al Valor civile assegnata al loro congiunto. Nel consueto schieramento di uomini e mezzi che fa da cornice, come sempre, a queste celebrazioni, quest'anno hanno fatto la comparsa, per la prima volta, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato che, dopo il riordino deciso dal governo, sono entrati a far parte dell'Arma dei Carabinieri. Russo ha sottolineato come, in provincia di Trapani, "le linee d’azione prioritarie individuate dal Comando generale dei Carabinieri, ossia la disarticolazione delle strutture militari di Cosa nostra, la ricerca dei latitanti, l’interruzione delle condotte illecite e l’individuazione delle ricchezze illecitamente accumulate, ha consentito di ottenere importanti risultati". "L’Arma nel Trapanese - ha proseguito il comandante provinciale - è anche partecipe dell’attività di definizione delle strategie investigative, tra cui quelle dirette alla ricerca del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, ed è inserita in un apposito gruppo di lavoro, insieme al ROS, allo SCO e alla Questura di Trapani". Il colonnello Russo ha ribadito che "ogni sforzo è e sarà profuso per assicurare alla giustizia il latitante" e ha ricordato come, nell’ultimo anno, siano stati ingenti i sequestri di beni illecitamente accumulati che "incrementeranno il patrimonio amministrato dallo Stato e che - si è augurato - possano essere restituiti al più presto al territorio". Il comandante provinciale ha fatto cenno a quella cosiddetta "area grigia" che è necessario colpire in quanto “capitale istituzionale” della mafia. Una mafia che "cambia pelle, metodi e strumenti, al solo fine di mantenere inalterata la sua pericolosità". "Èchiara - ha proseguito - la scelta di Cosa nostra, da sempre laboratorio criminale, di ricorrere in maniera sistemica alla corruzione, ormai assurta a fattore di alimentazione del potere criminale, anche se lo sviluppo magmatico delle dinamiche criminali di questa provincia non sempre consente di distinguere chiaramente tra le attività direttamente riconducibili alla mafia e quelle legate alla criminalità comune. Per questo motivo l’attenzione sulla gestione della Cosa pubblica sarà tenuta sempre alta". Quanto ai fenomeni di criminalità comune, come furti e rapine, che sempre creano timore tra i cittadini, il colonnello Russo ha assicurato la massima attenzione precisando che "sono state poste in essere iniziative per aumentare il più possibile la presenza dei nostri carabinieri sul territorio". Russo ha anche ringraziato i giornalisti "per il lavoro svolto, nella consapevolezza che l’attenzione dell’opinione pubblica al nostro operato è fondamentale, necessaria e di stimolo per dare sempre risposte adeguate alle esigenze di sicurezza dei cittadini". Durante la cerimonia sono stati anche premiati i militari che si sono maggiormente distinti in operazioni di servizio. Hanno ricevuto un encomio semplice il capitano Davide Colangeli, attuale comandante della Compagnia di Castelvetrano,  il maresciallo Calogero Salvaggio, il brigadiere Giuseppe D'Incerto, il vice brigadiere Gaspare Salvatore Mangiapane, l'appuntato Giuseppe Ferrera, il capitano Giuseppe Del Sole, comandante della 1ª Sezione del Nucleo Investigativo, il maresciallo Luigi Chiaro, il luogotenente Fabio Proietti, il maresciallo Andrea Filippo Tripodi, gli appuntati scelti Raffaele Ortino e Filippo Antonio Marchese, il vice brigadiere (ora maresciallo) Diego Emanuele Angileri e il maresciallo Cosimo Piccigallo. "Noi Carabinieri - ha concluso il colonnello Russo - dobbiamo sentirci portatori di un patrimonio che si fonda sul lavoro quotidiano, silenzioso, e a volte dagli esiti drammatici, in favore delle comunità per le quali dobbiamo continuare a prestare il nostro servizio senza lesinare risorse e fatiche. Per Trapani e la sua provincia dobbiamo continare ad essere un solido punto di riferimento, fondato sull’efficienza, sulla professionalità, sulla correttezza e sulla solidarietà, al servizio di una terra e di una collettività che meritano di essere difese e tutelate". [metaslider id=102018]

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