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Immobili sequestrati e confiscati a famiglie senza tetto, lo propone Co.di.ci.

23 Marzo 2016 14:10, di Ornella Fulco
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Sarebbero circa 50 gli immobili utilizzabili come abitazioni, attualmente sottoposti a sequestro o a confisca, che potrebbero essere affidati ai Comun...

Sarebbero circa 50 gli immobili utilizzabili come abitazioni, attualmente sottoposti a sequestro o a confisca, che potrebbero essere affidati ai Comuni per essere assegnati a famiglie bisognose. E' il dato emerso a seguito dell'incontro, svoltosi stamane, tra il segretario provinciale di Co.di.ci., l'avvocato Vincenzo Maltese, e il presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani Piero Grillo. Il magistrato ha informato Maltese di aver inviato, già nel dicembre 2013, un elenco di beni disponibili ai sindaci di Trapani e di Erice. L'idea proposta dall'associazione di tutela dei cittadini sarebbe quella di affidare ai Comuni questi beni per fini di utilità sociale e, in particolare, per dare un tetto alle famiglie indigenti. Da parte dell'amministrazione giudiziaria c'è l'ok ma, ad oggi, il presidente Grillo comunica di non aver ricevuto riscontro da parte delle amministrazioni comunali. "La povertà, il degrado e l'emarginazione, emergono sempre di più e, dinanzi a tanto, non possiamo girarci dall'altra parte - dichiara Maltese - sentiamo il dovere di fare uno sforzo per tutelare il diritto alla vita, dare dignità, pasti e cure a chi non se lo può permettere, al pari dei migranti che giungono nel nostro territorio, per i quali lo Stato garantisce accoglienza, cibo e, in alcuni casi, anche lavori di pubblica utilità resi in favore della collettività". In questo senso, il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida - riferiscono da Co.di.ci. - avrebbe comunicato la disponibilità della sua amministrazione che starebbe predisponendo un elenco di beni di cui chiedere l'assegnazione. Oltre agli appartamenti, 40 nel territorio di Trapani e una decina quelli ricadenti nel territorio comunale di Erice, sarebbero disponibili anche alcuni immobili da destinare a centri di aggregazione o ad altri scopi. "L'iniziativa – conclude l'avvocato Maltese - è una opportunità per gli enti locali, per questo chiedo che i sindaci diano riscontro all'invito del presidente Grillo, valutando gli elenchi già trasmessi, avanzando le rispettive richieste di assegnazione sia presso la cancelleria del Tribunale di Trapani, Sezione Misure di Prevenzione, o presso la sede di Palermo dell'Agenzia nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, in considerazione del fatto che, nelle more, alcuni immobili sono passati alla gestione dell'Agenzia.

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